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I Muppet: nostalgia canaglia

Nostalgia canaglia

Nostalgia canaglia. Sono passati più di trent’anni dal primo lungometraggio dedicato ai personaggi creati da Jim Henson (Ecco il film dei Muppet del 1979) eppure i Muppet mantengono il loro sfavillante spolvero, la loro carica eversiva e a tratti genialoide, che non pare risentire dello scorrere del tempo. Il film diretto da James Bobin e scritto da Nicholas Stoller in compagnia dell’attore protagonista Jason Segel è un omaggio a un immaginario collettivo e un’operazione nostalgica, senza essere passatista o conservatrice. Anzi la commedia si arricchisce con un velo di malinconia che ci ricorda come i modelli del passato debbano essere sempre presi come esempio, fonte di ispirazione, senza mai lasciare comunque che il rispetto o la venerazione siano prevaricanti, annacquando l’inventiva e l’originalità.

Kermit, Miss Piggy, Fozzie, Gonzo e tutta l’allegra combriccola di Sesame Street è un riferimento e patrimonio culturale da valorizzare e far conoscere, ma può anche essere usato in maniera nuova e sofisticata, pur conservando quella dose di umana tenerezza che si mischia perfettamente alla simpatica cialtroneria e a una folle ironia anarcoide. I Muppet non nasconde infatti il proprio spirito fondamentalmente eversivo e orgogliosamente altro rispetto al presente, mostrando i pupazzi animati come alieni all’interno di una contemporaneità che non li riconosce più, li ha dimenticati o non li ha mai conosciuti. Solo grazie alla dedizione di un fan accanito i Muppet torneranno a riunirsi, fare squadra e a dar dimostrazione di un lustro forse arrugginito, ma mai veramente perso. Pur mantenendo le proprie peculiarità abbastanza lontane da una sensibilità troppo materialista, i personaggi di Jim Henson agiscono con folle libertà, inventiva, divertendosi e divertendo, agendo all’interno di un mondo nei cui confronti provano avversità e senso di inadeguatezza. Tutto questo filtrato attraverso lo sberleffo, il numero musicale o la pura e semplice comicità genuina e vissuta con libertà riesce a scalfire in superficie un presente che ha dimenticato la semplicità del divertimento, troppo occupato a seguire l’ultima moda da reality show o a far fruttare l’ennesimo possedimento petrolifero.

Canzoni e numeri danzanti a volontà (forse troppi, tanto che il rischio di ripetitività è sempre dietro l’angolo) e un impressionante numero di guest star, come d’uso nei loro spettacoli e film fin dal lontano 1976 (prima messa in onda del Muppet Show): tra gli altri ricordiamo Jack Black, Amy Adams, Chris Cooper, Zach Galifianakis, Rashida Jones, Jim Parsons ed Emily Blunt. Divertente per tutti, esaltante per i fan.

Curiosità
Il film ha vinto il premio Oscar 2012 per la miglior canzone, per la canzone Man Or Muppet di Bret McKenzie, star dell’esilarante e purtroppo dispersa serie tv The Flight of the Conchords.

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