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Svanito dopo l’incipit

Svanito dopo l'incipit

Non è davvero niente male l’incipit di Vanishing on 7th Street, settimo lungometraggio di Brad Anderson (suoi gli interessanti Session 9 e L’uomo senza sonno), autore negli ultimi anni di episodi di alcune tra le più interessanti serie tv (da Fringe a The Killing, da Boardwalk Empire a The Wire, e molte altre). Un incipit metacinematografico nel quale subito si capisce come la luce e il buio saranno i grandi protagonisti del film, a partire dalla sala di proiezione dove inizia il tutto, fino a ogni angolo del globo, dove è proprio la mancanza di luce a provocare l’improvvisa e quasi totale scomparsa del genere umano.

Peccato però che, dopo un inizio promettente, il film abbia poco da dire. C’è tantissimo cinema del passato, nel film di Anderson, che rubacchia da cinquant’anni di horror, partendo da Ai confini della realtà, passando per le varie versioni di Io sono Leggenda e John Carpenter e arrivando fino a M. Night Shyamalan e ovviamente a Darkness di Jaume Balaguerò. Nulla di originale, insomma, ma spesso anche riciclando idee usate e abusate si sono viste opere interessanti. Vanishing on 7th Street lo è solo per alcune atmosfere, che indubbiamente Anderson è abile a creare, grazie a giochi di luce e ombre che, ovviamente, sono il fulcro del film. È però la sceneggiatura a mancare del tutto. Anthony Jaswinski, alla prima scrittura per una produzione medio-grande, non trova uno spunto originale, continua a ripetere le stesse costruzioni narrative e dipinge dei personaggi monocorde, sopra le righe e per i quali si riesce a provare ben poca empatia.

Il tutto poi si conclude in una maniera semplicistica e sbrigativa, lasciando davvero l’amaro in bocca. Una serie di dettagli e piccoli errori, solo in parte giustificati da un basso budget (il jukebox a cd che salta come se avesse dei vinili, le luci che si accendono e spengono a caso) chiudono il cerchio di un film che, alla fine, non può che deludere.

Curiosità
Nel mercato americano il film è uscito direttamente per Zune, la piattaforma di distribuzione per Xbox360. Al cinema è arrivato un mese dopo in sole 6 sale.

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