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Sul fatto che Batman e Superman siano i due supereroi più famosi della DC Comics, non ci sono dubbi. Purtroppo però i dubbi sono pochi anche sul fatto che i cartoon realizzati sui loro personaggi non siano i migliori tra i nove finora realizzati dall’accoppiata tra la casa di fumetti di New York e la Warner. Il precedente Superman/Batman: Public Enemies era infatti quasi esclusivamente basato sugli scontri dei due protagonisti, lasciando ben poco spazio al resto della narrazione. Anche questo Apocalypse, che di Public Enemies è un seguito diretto, rimane un prodotto godibile ma ben lontano dai migliori della serie (su tutti, Wonder Woman, uscito tra l’altro per la regia dello stesso Montgomery).

Batman e Superman, il primo ancor più del secondo, funzionano per la loro ambiguità, per il loro essere personaggi dalla doppia personalità. Non fargli togliere mai il costume li rende monodimensionali, e così è questo film (se si eccettua il finale in cui, infatti, Superman torna ad essere Clark Kent). In più, malgrado nel titolo campeggino le figure dei due supereroi, la vera protagonista del film è Kara, la cugina del supereroe occhialuto (e infatti il fumetto da cui è tratto questo cartoon si intitola The Supergirl from Krypton). Ma il suo personaggio non è abbastanza forte da reggere un intero film, e infatti non si aspetta altro che lo scontro finale tra Superman e Darkseid, che in realtà pare sicuramente meno forte di altre occasioni.

Un film insomma consigliato per gli amanti del genere, che potranno apprezzare alcuni scontri, soprattutto quelli che coinvolgono le Amazzoni, e riconoscere molti personaggi, anche minori, dell’universo DC, tra cui una divertente Granny Goodness con la voce di Edward Asner, l’attore che ha ricevuto più Emmy nella storia della televisione americana.

Curiosità
Anche nel 2011 Warner Bros e DC Comics produrranno tre cartoon: due riguarderanno separatamente Batman e Superman, mentre uno, su Lanterna Verde, uscirà in contemporanea con l’arrivo nelle sale del film sullo stesso personaggio.

A cura di Alberto Brumana
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