“Un film punk votato da una giuria punk”. Vince la 5a edizione del Festival del Film di Roma Kill Me Please, opera del regista belga Olias Barco. Un film, come ha detto Patrick McGrath, membro della giuria, “meraviglioso, intelligente e sovversivo”. Una storia che parla di morte, in particolare di eutanasia. Girato in bianco nero, non per scelta stilistica, ma “perché – ha detto il regista – costa meno”. Kill Me Please si è anche aggiudicato il Mouse d’Oro, conferito dalla critica online presente al Festival.

Unita nella decisione del miglior film, la giuria, composta dal presidente Sergio Castellitto, Natalia Aspesi, Patrick McGrath, Edgar Reitz, Olga Sviblova e Ulu Grossbard, si è invece divisa sugli altri premi tra il film tedesco Poll e quello della danese Susanne Bier, Heavnen. Alla fine hanno conferito un premio speciale a Poll, mentre il premio della giuria e quello del pubblico sono andati entrambi a Heavnen.

Premio invece al miglior attore a un italiano, e come non immaginarselo, Toni Servillo infatti ha ricevuto con gioia il Marc’Aurelio dedicandolo al cinema italiano e ringraziando il regista del suo film in concorso Una vita tranquilla. Per la miglior attrice invece, premio collettivo alle tre protagoniste di Las buenas Hierbas film di una regista messicana. Per la giuria invece della sezione Alice nella Città, presieduta da due gruppi di ragazzi di elementari e medie e scuole superiori, vincono rispettivamente I Want to Be a Soldier e Adem.

Grande soddisfazione per la Bier, che si dice onorata di aver ricevuto l’apprezzamento di pubblico e giuria. La serata di premiazione, presentata da una frizzante e poliglotta Claudia Gerini, si è conclusa con un canto, intonato dalla “particolare” protagonista del film vincitore (Zazie de Paris) che ha eseguito la marsigliese, accompagnata dal ritmo delle mani del pubblico in sala.

A cura di Nicole Braida
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