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cultura dell'immagine e della parola

Lenny Kravitz & Justice – Let Love Rule

Canzone: Let Love Rule (Justice Remix)
Regia: Keith Schofield
Album: 20th Anniversary Deluxe Edition
Artista: Lenny Kravitz
Anno: 2009

Guarda il video di Let Love Rule

In tempo di crisi forse è meglio ricorrere al riciclo, così fa Lenny Kravitz che affida ai francesi Justice il compito di creare una nuova veste elettronica per il suo vecchio cavallo di battaglia Let Love Rule. Ma per dare veramente una seconda vita al brano oggi più che mai è necessario un video accattivante e per sua fortuna a dirigerlo c’è Keith Schofield, nome di punta della nuova generazione di registi che, partendo dai videoclip, insegue il successo, come è capitato appunto a Gondry o Jonze.

Schofield parte da chiari riferimenti della pop culture, gli anni Ottanta e i retrogames, ma anche il porno, come dimostra il suo spot per Diesel, risultando a suo modo un ‘autore’, riuscendo sempre a videoclip interessanti, se non per le storie, almeno per i riferimenti e per lo sguardo divertito. Un approccio ironico costante che si trova anche nel video di Let Love Rule in cui si diverte a parodiare il finale retorico dei film anni Ottanta con tanto di finti titoli di coda. Nel video questi diventano invece i veri protagonisti del videoclip assieme al giovane ‘eroe’ vestito alla Marty Mc Fly. Talmente tanto presenti da essere alla fine mal sopportati e addirittura distrutti dal ragazzo che, per causa loro e della musica in sottofondo, non riesce neppure a dormire in pace.

I riferimenti nel video sono tanti e non serve neppure scervellarsi per cercarli, Schofield non ha molti misteri, infatti pubblica i trattamenti e molto altro sul suo sito e fa di più, in varie interviste dà anche consigli ai giovani che vorrebbero diventare registi di videoclip. Secondo l’autore per iniziare bisogna trovare una band emergente disponibile a sperimentare, poi bisogna pensare qualcosa di divertente e di provocatorio, chiedendosi se qualcuno lo consiglierebbe agli amici attraverso internet, sfruttando proprio il fatto che non sia trasmettibile sulle tv musicali per riferimenti vietati quali nudo, violenza, brand ecc..

Sono solo piccoli suggerimenti, ma a lui sono serviti per creare uno stile preciso. Proprio come i suoi ‘maestri’ Schofield riesce a realizzare un piccolo capolavoro grazie ad un’idea semplice, ma geniale. Un regista immerso nella pop-culture che conosce bene le grandissime potenzialità della rete, alla faccia dei tanti clip omologati che passano continuamente in tv.

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