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cultura dell'immagine e della parola

Addio ad
Eric Rohmer

“Il problema vero è non fermarsi alla rappresentazione della vita, bensì andare a cercarla dove nasce veramente, nelle chiacchiere dei ragazzi, nei brividi del cuore, nel formarsi di un’idea”

È morto a Parigi, a quasi novant’anni di età, Eric Rohmer, uno dei più grandi registi francesi degli ultimi sessant’anni. Nella capitale francese era stato critico dei Cahiers du cinéma sin dalla loro fondazione, per poi passare dietro alla macchina da presa e far nascere il movimento della nouvelle vague insieme ai colleghi Chabrol, Godard, Rivette e Truffaut. La sua filmografia è costituita da tre grandi saghe: i sei racconti morali (dal 1962 al 1972, tra cui La mia notte con Maud, che gli porta l’unica nomination all’Oscar), le commedie e proverbi (dal 1981 al 1987, tra cui Il raggio verde, vincitore a Venezia) e i racconti delle quattro stagioni (dal 1990 al 1998). Nel 2001 la Mostra del Cinema gli ha consegnato il Leone d’Oro alla carriera, e sua la produzione è proseguita fino al 2007: il suo ultimo film è Gli amori di Astrea e Celadon.

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