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Gomorra, qualche chilometro più a Sud

Gomorra, qualche chilometro più a Sud

Sullo sfondo di una Taranto quasi surreale nella sua brutale realtà, Alessandro di Robilant porta sullo schermo il viaggio di un piccolo eroe che lotta, prima di tutto, contro le regole della sua città. Tiziano vive con la madre, la sorella ed una figura paterna evanescente nel quartiere di Paolo VI, una zona a sud di Taranto che sembra ai limiti del mondo, dove l’unico residuo di un’umanità (logorata e cancerogena) è lo stabilimento dell’ILVA. L’unico sogno di Tiziano è la speranza di poter andare via, di lasciare quella città e i suoi liquami, la sua aria sporca. Guarda il “marpiccolo” come se fosse l’America, con la speranza di poterlo dimenticare in fretta. E nel tentativo di raggiungere il suo sogno Tiziano sbaglia, scegliendo quella che sembra la via più facile. Lavora per Tonio (Michele Riondino), il boss locale, e a causa sua conosce il carcere. È qui che inizia il vero percorso di lotta di Tiziano, la sua presa di coscienza, il suo personale viaggio dell’eroe in lotta contro un mondo.

A ben guardare, però, Marpiccolo è nella sua interezza un film “contro”: un film in cui le madri sono contro la costruzione dell’ennesimo traliccio all’interno del cortile della scuola; in cui un ragazzo lotta contro una cultura arcaica e malsana per soddisfare i propri desideri; in cui la gente lotta contro una mentalità mafiosa che non verrà mai meno; in cui la città subisce, senza poter lottare, il deturpamento causato dall’ILVA, il colosso dell’acciaio più inquinante d’Europa.

Ma anche quando sputa, si arrabbia, schiaffeggia e grugnisce, questa umanità resta sempre schiacciata dal peso immenso di un retaggio culturale troppo potente e radicato per poter essere dissolto con un “no”. Solo Tiziano (Giulio Beranek, che nella vita fa il circense e ha intriso il personaggio della sua personalità) prova a trovare il coraggio di urlare un “no” più forte degli altri, nella speranza che la sua città si possa svegliare da quel torpore in cui si è assopita e da quale sembra non volersi destare mai più.

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