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Se il caduto non si rialza

Se il caduto non si rialza

Quando vai a vedere un film di Michael Bay già devi partire con un presupposto: il numero di esplosioni supererà quello delle battute dette dal protagonista. Premesso ciò, il regista californiano negli ultimi anni aveva quasi sorpreso con dei film che rispettavano la sua idea di cinema ma che non erano affatto stupide, come The Island e il primo Transformers. Il problema sta nel fatto che Bay è un perfetto ingranaggio del meccanismo hollywoodiano, mosso prima da Jerry Bruckheimer e ora da Steven Spielberg in persona. Questo meccanismo prevede che, fatto un film di successo, se ne debba subito fare un sequel che ne enfatizzi gli aspetti più spettacolari.

Così i robottoni di Transformers diventano ancora più grandi, i personaggi aumentano, le gocce di sudore sul decolletè di Megan Fox si fanno più nitide, viene aggiunta un’altra gnocca tra le protagoniste (Isabel Lucas), i cazzotti tra gli esseri metallici passano anche per l’Europa e l’Africa, e così via. Un ammasso di elementi, uno dopo l’altro, che portano il film all’estenuante durata di 150 minuti. Ma bastano i primi cinque per capire tutto: vengono annientati una popolazione primitiva e la città di Shanghai, per poi passare a un’inquadratura delle cosce di Megan Fox sdraiata su una motocicletta. È un film che dovrebbe essere vietato ai maggiori di quattordici anni. Tutto è pensato per colpire un adolescente. C’è la violenza, ma non è mai esplicitata (come in alcune versioni di Ken Shiro nessuno perde sangue, solo i robottoni perdono una qualche sostanza trasparente), c’è il pruriginoso, ma è sempre appena esibito e comunque in realtà quel che conterà alla fine è la frase «Ti amo», c’è la distruzione di arte e cultura senza alcuna remora, così, per divertimento. Francamente, la speranza è quella che anche un ragazzino discolo e arrapato inizi a girarsi i pollici all’inizio della terza ora di uno spettacolo del genere.

In realtà però negli Stati Uniti (che avranno anche cambiato il presidente, ma non cambieranno la loro cultura dall’oggi al domani), il film è andato addirittura meglio del primo, facendo segnare cifre da record. Subito su Internet Movie Database è apparsa una nota che segnala l’inizio della preproduzione di Transformers 3. Scommettiamo che nei primi cinque minuti Megan Fox si struscerà sulle ferraglie roventi di un grosso tir?

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