hideout

cultura dell'immagine e della parola

Una commedia dossier

Una commedia dossier

Se vuoi vedere il film con la traduzione italiana, scarica i sottotitoli su ItalianSubs

Quando si avvicina l’estate, alcuni canali televisivi sono soliti nel propinare i cosiddetti film dossier: trame generalmente scritte con l’accetta e ispirate a storie vere di madri picchiate, figli abbandonati, ragazzini molestati, mariti violenti e capi ufficio truffaldini. Generalmente sono così brutti da fare il giro completo del gusto, diventando irresistibili. Ten Inch Hero comincia proprio come il più classico dei film dossier di Canale 5: una ragazza giovane e carina si trasferisce in un’altra città per scoprire che fine abbia fatto la figlia avuta cinque anni prima e che fu costretta a dare in adozione. Per fortuna questa impressione si dissolve in meno di cinque minuti. Perché Ten Inch Hero è molto di più di una storia strappalacrime, confezionata con attori bellissimi. Ricorda più certe commedie degli anni Ottanta che, trattando storielle di adolescenza, riuscivano a farci passare, senza troppi patetismi, grandi e banali verità. Mystic Pizza, per esempio, nel quale una pizzeria di periferia diventava il luogo dell’anima di una giovane Julia Roberts e delle sue amiche. Ten inch Hero assomiglia molto a Mystic Pizza: storie diverse che si intrecciano grazie a un luogo che si trasforma nel focolare domestico di una famiglia non unita da vincoli di sangue, ma da affetti sinceri, conquistati sul campo.

Raccontare storie di crescita diverse tra loro diventa sempre un pericolo. C’è la bella che usa gli uomini per non impegnarsi seriamente con nessuno, la ragazza che si sente brutta e per questo si ritrova a flirtare via chat, il ragazzo che si nasconde dietro a una maschera da metallaro punk, il gentile e hippie padrone del locale innamorato della bella vicina e la protagonista che si avvicina a quella che potrebbe essere sua figlia, ma anche al suo bel padre single. Eppure i dialoghi e le situazioni sono in grado di trattenere tutta la storia su un piano di credibilità e delicatezza, tanto da riuscire nell’intento di strappare anche qualche colpevole lacrima di commozione. Certo, è tutto troppo facile, e ci fa arrabbiare vedere come Piper, la protagonista, riesca in così poco tempo ad ambientarsi in una nuova città e riuscendo a trovarsi amici sinceri, lavoro, casa e famiglia. Ma d’altronde questo è il cinema, e se queste cose non succedono al cinema, allora dove?

Peccato che i distributori italiani non abbiano voluto scommettere su questa storia, probabilmente a causa della mancanza di volti noti o forse anche perché capita spesso in Italia che i film nei quali le femmine si “permettono” di affrontare la sessualità in maniera aperta e libera, ottengano il divieto ai 14 anni. Siamo certi che il passaparola sarebbe stato positivo e a fronte di un piccolo budget di promozione, Ten Inch Hero avrebbe potuto ottenere buoni risultati al botteghino.

Curiosità
Tutti i protagonisti del film hanno preso parte a molte serie tv e hanno in comune una strana coincidenza: la partecipazione ad almeno un episodio di CSI, tranne Jensen Ackles, il protagonista di Supernatural, che però può vantare parti in Dark Angel, Smallville e Dawson’s Creek.

Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento!

«

»