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Nick, ti presento Norah

Nick, ti presento Norah

Nick passa le giornate chiuso in casa nel tentativo di lasciare un messaggio sulla segreteria telefonica di Tris, la ragazza che lo ha mollato da poche settimane. Nel frattempo sforna cd di compilation delle canzoni che gli piacciono con tanto di elaborate copertine nel tentativo di riconquistarla. Peccato che lei le butti direttamente nella spazzatura. A recuperarle ci pensa una sua compagna di scuola, Norah, che presto incontrerà Nick. I due passeranno insieme una notte newyorkese tra gruppi musicali omosessuali al 90%, tipiche biondine americane pronte a ubriacarsi, ex gelosi, vecchie Yugo gialle scassate difficili da mettere in moto che vengono scambiate per taxi.

Siamo dalle parti di Little Miss Sunshine con meno analisi psicologica dei personaggi, senza la provincia americana, con il furgone d’ordinanza, con le stanzette piene di poster, senza la disfunzionalità a livelli esasperati del film della coppia Dayton/Faris. Non a caso Michael Cera, che interpreta Nick, è il ragazzo che metteva incinta Juno, mentre Norah è Kat Dennings, già vista nei panni della figlia del preside della scuola sconvolta da Charlie Bartlett. Due film che mostrano il meglio di questo genere. A Nick & Norah, invece, manca la magia per trasformare la loro infinta playlist del titolo originale in un disco di successo da collezionare nella propria videoteca. L’atmosfera della New York by night è ben tratteggiata (inclusa citazione al Katz’s Delicatessen di Harry, ti presento Sally). La colonna sonora è appropriata e spazia dai più indie Vampire Weekend, We Are Scientists, Richard Hawley, fino ai più noti Cure e Modest Mouse. Gli attori hanno il physique du role e le espressioni giuste.

Eppure il risultato non è particolarmente coinvolgente e non riesce a brillare per originalità rispetto a quanto visto in altre storie simili e, semmai, stecca proprio quando prova ad allontanarsi dal tono generale del film virando sul comico, non a caso cambiando persino genere musicale (You Sexy Thing degli Hot Chocolate o 12 Gays of Christmas di John Cantwell). Buona comunque l’idea di distribuirlo a ridosso di San Valentino: alle coppiette infatti potrà piacere. Il film di Peter Sollet, tratto dall’omonimo romanzo di successo (soprattutto tra i teenager americani) di Rachel Cohn e David Levithan, resta comunque soprattutto una dichiarazione d’amore alla musica e alla città di New York.

Curiosità
L’uscita del film è stata preceduta da una ormai “classica” manovra pubblicitaria virale: in giro per Toronto, per la durata del Festival Internazionale in cui Nick & Norah è stato presentato, sono apparsi poster e disegni di un coniglio con la scritta “Where’s Fluffy?”. Andando all’indirizzo Internet whereisfluffy.com si veniva reindirizzati al sito ufficiale del film. Anche nella storia compare questo gruppo di fantasia chiamato Where’s Fluffy. I protagonisti cercheranno di scoprire in quale posto misterioso di New York si esibiranno per un concerto a sorpresa.

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