Tra cielo e mare
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Aquila e squalo, due animali che non si incontreranno mai. Il primo, rapace e maestoso, vola alto nel cielo. Il secondo, solitario e preistorico, nuota nelle acque marine. Lily e Jerrod, invece sono due perdenti nati che si incontrano sulla terraferma. Lei è solitaria come uno squalo, lui vuole volare alto come un’aquila. Lei si accontenta di quello che ha, lui è fastidiosamente nerd e aspira a essere quello che non è. Entrambi cercano il loro posto nel mondo e si barcamenano per superare i propri limiti.
La forza di Eagle vs Shark (attenzione a quel vs che significa sfida, contrapposizione) sta nel riuscire a raccontare due perdenti senza compatirli. La storia è vissuta attraverso i grandi occhi di Lily (un’intensa Lauren Horsley), che guarda al mondo con ottimismo. Lei sa di non essere una “principessa”, ma crede di meritarsi il suo lieto fine. Lily capisce subito che Jerrod è un animale ferito bisognoso di cure. Jerrod è convinto di essere una fiera aquila che sta per spiccare il volo e che per farlo deve pareggiare i conti con il bullo che lo perseguitava a scuola. Inizia così un viaggio grottesco, attraverso il quale Lily e Jerrod sfideranno i loro veri fantasmi. Il regista e sceneggiatore Taika Cohen mette in scena una storia d’amore delicata e leggera e sembra volerci dire che in questo pazzo mondo è difficile che le due metà della mela si incontrino. Forse è più facile che siano un torsolo e una mela morsicata a camminare felici verso il tramonto. Ma Eagle vs Shark racconta anche di due ragazzi sperduti che devono affrontare la perdita di una persona cara. Il suicidio del fratello maggiore di Jerrod non è certo un aspetto da sottovalutare per comprendere appieno il film e la maturazione dei personaggi.
Nonostante la sua delicata freschezza, Eagle vs Shark non è stato distribuito in Italia, ma forse un motivo c’è. Sia i personaggi che la messa in scena sono molto distanti dal nostro sentire comune, così come era accaduto a Napoleon Dynamite, molto simile a questo Eagle vs Shark, che negli Stati Uniti è un film di culto, citato anche in Paranoid Park di Gus Van Sant, ma poco conosciuto dal pubblico italiano. La provincia neozalendese di Taika Cohen assomiglia molto al midwest di Napoleon, popolato da una fauna di personaggi alienati e assurdi. Dalle nostre parti i ragazzi vivono in maniera diversa e difficilmente potrebbero identificarsi nei perdenti del film. Al contrario, questo tipo di ambientazione è terreno fertilissimo per il cinema indipendente anglosassone. Eagle vs Shark infatti ha una caratterizzazione fortemente “sundanciana” ed è stato in lizza nel 2007 per vincere il gran premio della giuria al festival inventato da Robert Redford.
Curiosità
La colonna sonora è realizzata dai The Phoenix Foundation, formazione di Wellington, Nuova Zelanda, dove il film è stato interamente girato, ed è perfetta per sottolineare l’aspetto romantico e sospeso di Eagle vs Shark, una storia di riscatto personale, forse poco universale, ma sicuramente di grande fascino.
A cura di Sara Sagrati
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