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Kebab for Breakfast

“Turco per principianti”, questo è il titolo originale del simpatico telefilm tedesco trasmesso fino a qualche settimana fa da MTV. Schiere di fan italiani sono già in lacrime e in attesa che la nuova serie, la terza, vada in onda il prossimo anno. Chi l’avrebbe mai detto che una realtà ancora così diversa dalla nostra riscuotesse tanta simpatia? Chi avrebbe mai pensato che Berlino, città in cui risiede il più alto numero di immigrati e cittadini di origine turca, potesse apparire così vicina ad una città italiana popolata di bamboccioni? Ebbene, questo può succedere quando si sceglie il punto di vista di una adolescente combattuta tra sentimenti contrastanti: l’amore per un coetaneo belloccio e bulletto, Cem Ozturk (Elyas M’Barek), e il desiderio di dimostrargli la sua superiorità; l’affetto e la complicità con la madre Doris (Anna Stieblich), ma allo stesso tempo il conflitto con la sua generazione e l’esigenza di riappropriarsi di spazi propri. Questi sono solo alcuni esempi delle disavventure quotidiane di Lena Schneider (Josefine Preuß), una moderna Pippi calzelunghe (senza super poteri però), ipercinetica e schizoide alle prese con una videocamera alla quale racconta tutto, una sorta di diario segreto in versione “terzo millennio”.

Sulla scia di Lolle (altra serie tedesca passata di recente su Mtv), Kekab for breakfast porta in scena le vicende dei propri protagonisti ricreando una quotidianità assolutamente prevedibile, da manuale della sitcom. È prevedibile che la protagonista innamorata sia poi tradita dal suo oggetto del desiderio, è prevedibile la figura della sorellastra musumana integralista, Yağmur (Pegah Ferydoni), innamorata e in fuga per amore. Prevedibile è infine l’amore tra i due neo genitori oltraggiato da un ex marito riapparso dal nulla. Il tutto enfatizzato da una regia assolutamente didascalica, a base di movimenti di camera ostentati e primissimi piani. I “colpi di scena” che irrompono nella storia sono telefonatissimi, eppure riescono a mantenere incatenato un pubblico giovane, che si innamora del semplice sentimento e del bel “faccino”. Niente di clamoroso insomma, eppure ben vengano sitcom fresche e innocenti che propongono in punta di piedi anche soggetti più seri come il tema della famiglia allargata multietnicamente. Sicuramente meglio di una deprimente manica di snob californiani annoiati che non sa come passare il tempo se non tra cocaina e shopping di lusso. Ugualmente prevedibile, ma meno edificante.

Curiosità:
Kebab for Breakfast, prima serie a raggiungere in Germania i 2,54 milioni di spettatori, ha vinto tantissimi premi, tra cui il German Television Award 2006 come Best Series/Acting in a Series, l’Adolf Grimme Award 2007 nella categoria Best Entertainment e il Prix Italia 2006 come Best tv Drama.

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