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cultura dell'immagine e della parola

E’ finita
la libidine

Domenica pomeriggio si è spento Guido Nicheli, colpito da un ictus cerebrale. L’Italia perde così uno dei volti più noti della sua commedia, amato dal grande pubblico e imitato da generazioni di spettatori.
Nicheli era salito alla ribalta gazie ai suoi ruoli in film culto come Eccezzziunale… veramente o i primi Vacanze di Natale, e in pochi ricordano la sua parte nel film Lo scemo di guerra di Dino Risi che lo aveva portato al Festival di Cannes.
Per tutti era semplicemente Zampetti, l’irresistibile cummenda milanese che nella fortunata serie I ragazzi della III C aveva immortalato una figura sociale che nessun altro è stato mai in grado di riproporre; grazie alla sua gestualità e al suo marcato accento lombardo ha dato vita a un nuovo modo di esprimersi, sdoganando definitivamente lo stile milanese anni Ottanta e contribuendo a renderlo stereotipo universale.
Mi piace immaginarlo a bordo di un Alfone 1900 mentre percorre il suo ultimo viaggio in 2 ore, 54 minuti e 27 secondi. Ora che è là, non sarà difficile per lui metterli tutti in riga: TAAC!
Ciao Dogui, see you later!

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