Strategia a colori
Cliente: Sony (divisione Bravia, schermi Lcd)
Agenzia: Fallon di Londra
Regia: Nicolai Fuglsig (spot San Francisco, 2005); Jonathan blazer (spot Glasgow, 2006)
Musica: Heartbeats, di José Gonzalez (spot San Francisco); La gazza ladra, di Gioacchino Rossini (spot Glasgow)
Quest’autunno subiremo l’invasione televisiva di 189 conigli e 150 cubi di plastilina. Grazie a Sony, il commercial degli schermi Bravia rinnoverà l’esplosione di colori vissuta con l’armata di 250mila palline che avevano invaso San Francisco nel 2005 e l’action painting realizzato su alcuni edifici di Glasgow nel luglio 2006.L’azione dei due precedenti spot si basava su un’idea semplicissima: colori “like no other”, ovvero colori “come non ne avete ma visti”. L’intento dell’azienda era quello di “non urlare a tutta voce la novità di Bravia […] ma di non essere nemmeno prevedibili”.
Obiettivo centrato. I due spot precedenti sono l’esempio riuscito di un commercial tv che scuote la banalità del testimonial o del solito racconto pseudo-emozionale, riuscendo a colpire in modo diretto lo spettatore. E’ un caso di pubblicità squisitamente iconica: vedo-vivo. Osservo un’immagine surreale come una cascata di palline colorate e subito provo una sensazione di stupore che mi cattura e inchioda allo schermo. Sento Rossini che orchestra le sue note con una emozionante esplosione di colori e, affascinata, vedo rinascere un grigio edificio di periferia. A volte basta davvero una semplice idea, un’immagine, un colore.
Al di là dei riusciti commercial realizzati da Fallon, ciò che vorrei qui puntualizzare è la visione assolutamente strategica che Sony ha della comunicazione. Bravia ha infatti un suo sito web dedicato esclusivamente alle campagne realizzate per il brand. Non solo: le sezioni del sito sono ricche di contenuti. Dal “making of” al “dietro le quinte”, dalla puntualizzazione di tutti i materiali impiegati all’elenco completo delle risorse umane che hanno preso parte alle riprese. Inoltre, all’utente vengono offerte numerosissime possibilità di download come wallpaper, video e immagini.
L’attenzione alle possibilità comunicative dell’advertising si ritrovano anche nella scelta dei brani musicali. Nel caso dello spot girato a San Francisco, l’azienda è talmente al passo con i tempi che usa come soundtrack l’opera di un artista esordiente. Inutile dirlo, anche in questo caso è possibile esplorare il sostrato musicale dello spot: sono scaricabili interviste e performance dal vivo del musicista, oltre naturalmente allo stesso brano composto per Bravia.
Tutta l’azione per Bravia si basa insomma sulla piena e totale partecipazione dell’utente, la cui presenza – si vede nella parte del backstage – è stata permessa anche durante le riprese. La condotta di Sony ribalta finalmente il cosiddetto interruption marketing: usa la creatività e riesce ad imporsi all’attenzione proprio perché riesce a creare ottimi video. Smettendo di urlare “Collegati su www…”, Sony di fatto riesce a rimandare gli utenti sulla Rete alla ricerca di informazioni aggiuntive. Da lì, il download è completamente gratuito. Ecco il primo passo, quello giusto, per diventare virali e guadagnare contatti evitando gli esorbitanti costi di una programmazione pubblicitaria solo televisiva.
A cura di Stefania Novarini
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