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Really Fantastic

Really Fantastic

Raramente accade che un sequel di un film riesca meglio rispetto al primo capitolo; ancora più raramente, o quasi mai, se si tratta di film di fantastici o dedicati a supereroi. Ebbene, questa è l’eccezione che conferma la regola: perché I Fantastici 4 e Silver Surfer è decisamente superiore al primo film della saga , sotto tutti i punti di vista.

Prima di tutto, la storia: se nel primo capitolo della saga si scontava un inizio decisamente non avvincente, in questo caso le evoluzioni narrative si articolano in diversi filoni, tutti ugualmente avvincenti.
Secondo, i personaggi: il profilo di ciascun membro del fantastico team viene approfondito, ed emergono risvolti psicologici inaspettati che contribuiscono alla maggiore efficacia narrativa. Inoltre, la comparsa di Silver Surfer introduce l’aspetto malinconico ed emarginato del supereroe, che contrasta fortemente con la mondanità di Mr Fantastic & Co.
Terzo, il ritmo: tra situazioni ironiche, azione e momenti più riflessivi, nel corso del film non ci si annoia mai, specialmente nelle scene in cui il protagonista è il misterioso Silver Surfer.
Se a tutto questo si aggiunge che il film non ha alcun tipo di pretesa qualitativa se non quella di sbancare i botteghini come e più del capitolo precedente, allora è facile immaginare come gli spettatori non rimarranno delusi dalla sua visione.

Il regista Tim Story coglie dunque nel segno, realizzando questo secondo capitolo di una serie minore (nulla di paragonabile rispetto ai più roboanti cugini Spider-Man e X-Men), che si sta però conquistando, meritatamente, una fetta sempre maggiore di appassionati; se a questo abbia contribuito anche il relativo calo di Spider-Man 3 (id. Sam Raimi, 2007) è difficile a dirsi, ma certo è che i girovaghi Fantastici 4, impegnati a risolvere situazioni di pericolo in tutto il mondo (non ultima la città di Venezia) si stanno guadagnando le luci della ribalta nel mondo dei supereroi di celluloide.

Curiosità
Per i cultori del mitico Stan Lee, da non perdere il gustoso siparietto con l’arzillo vecchietto che cerca di imbucarsi al matrimonio del secolo tra Reed e Susan.

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