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cultura dell'immagine e della parola

Intervista ai vincitori

Com’è nata l’idea di costituire la vostra impresa e di produrre un dispositivo elettronico per i parcheggi dei disabili?

La nostra sensibilità nei confronti dei problemi sociali ci ha orientato verso la ricerca di prodotti o servizi capaci di migliorare la qualità della vita, partendo dalle persone più disagiate.
Inizialmente abbiamo pensato di costituire un’azienda denominata “El.perdis” con lo scopo di progettare un dispositivo denominato “Tappetino Malossi” per consentire la comunicazione bilaterale fra persone sordo, cieche o mute e persone normodotate utilizzando l’omonimo alfabeto. La visita effettuata a Osimo, presso la sede della “Lega del filo d’oro” e il risultato della nostra indagine di mercato ci hanno posto di fronte ad alcuni aspetti tecnici da approfondire in tempi medio-lunghi. Questa fase ci ha comunque consentito di acquisire un ricco know-how utile alla definizione di un nuovo obiettivo per la nostra Impresa. Il progetto “Tappetino Malossi”, momentaneamente accantonato, entrerà a far parte dei futuri obiettivi.
È nata “EL.Tech. JA SPA” per progettare e produrre apparecchiature elettroniche innovative. Il progetto scelto dopo un’ampia e approfondita discussione è stato il “Dispositivo di protezione di un’area riservata”, per impedire l’utilizzo abusivo di spazi destinati a persone diversamente abili. Lo sviluppo di questa idea potrà, in futuro, fornire anche un contributo alla sicurezza della circolazione stradale, con versioni volte a rilevare la sosta e il transito in zone vietate, l’utilizzo abusivo di aree destinate alla fermata dei mezzi pubblici, al carico e scarico di merci, a parcheggi riservati per definite categorie di utenti e altre applicazioni simili. Le nostre indagini di mercato ci hanno fornito indicazioni positive che dovrebbero consentirci di cogliere l’obiettivo prefissato con apprezzabili sviluppi economici e sociali.

Come avete progettato la comunicazione del vostro prodotto e quali strumenti avete usato per pubblicizzarlo?

Grazie ad un’accurata analisi di mercato, abbiamo individuato i possibili soggetti da coinvolgere nella promozione del nostro prodotto. Tali soggetti sono:
· Autorità pubbliche (Comuni, Province, Regioni);
· Enti aventi a disposizione aree di parcheggio ad uso pubblico (supermercati, centri commerciali, ecc…);
· Associazioni dei Disabili.
Come mezzo di contatto sono state utilizzate e-mail, interviste, circolari e colloqui.

Come avete realizzato il vostro logo e com’è avvenuta la scelta del vostro pay off?

Il nostro logo è nato da una ricerca effettuata attraverso Internet che ci ha dato ispirazione per la rielaborazione di un’immagine relativa ad una manifestazione sportiva degli anni Novanta. Esso simboleggia il moto continuo delle onde che rappresenta la vitalità, l’ energia, l’entusiasmo, la fantasia e la continuità della nostra azione.
Siamo intervenuti sui colori, il giallo e il rosso, per collegarli con la nostra città. Essi, infatti, sono i colori emblematici di Bergamo ed esprimono il carattere volitivo e tenace che ne contraddistingue i cittadini e che anima la nostra azienda.
Infine, il motto “Dall’ astratto al concreto” manifesta l’ obiettivo di rendere disponibile a tutti il frutto della nostra creatività.

Dal momento che siete i vincitori della competizione italiana, qual è stata la vostra emozione più forte e quali sono i vostri progetti per la competizione europea di Berlino?

L’ emozione più forte il nostro team l’ha provata al momento della selezione regionale. In seguito, siamo arrivati al concorso nazionale con una carica maggiore e, dopo l’esame della giuria, eravamo convinti di ben figurare.
Per quanto riguarda la competizione Europea stiamo controllando tutta la documentazione necessaria e la speranza, come sempre, è quella di risaltare agli occhi della giuria e del mondo imprenditoriale e, se possibile, vincere.

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