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cultura dell'immagine e della parola

Iniziato il nuovo Milano Film Festival

Milano Film Festival – 15-24 settembre 2006

QUESTO NON È UN FESTIVAL. Così, in perfetta sintonia con lo spirito originale e un po’ ribelle di Esterni, si presenta e si autodefinisce il Milano Film Festival alla sua undicesima edizione.
E dopo la provocazione, è tempo di spiegazioni: QUESTO NON È (SOLO) UN FESTIVAL…, ma si propone soprattutto di essere un luogo d’incontro per cinefili, studenti, bambini, appassionati di musica, professionisti, per chi ci lavora e per chi è di passaggio, e per chi crede che il cinema possa dire qualcosa di importante sul mondo.
A testimoniare l’ampio respiro di questa iniziativa sta la stessa organizzazione dell’evento: c’è la gara ma ci sono anche molte altre iniziative. In concorso troviamo sei lungometraggi (tutte opere prime) e cinquantuno cortometraggi, scelti tra le oltre duemila opere arrivate: registi giovani, molti ala loro prima opera cinematografica, ma desiderosi di raccontarsi e raccontare.

Le sezioni fuori concorso sono molte: alcune già presenti durante le passate edizioni, come Colpe di Stato, una rassegna di documentari che testimoniano di crimini, ingiustizie e massacri spesso compiuti in nome della libertà, della sicurezza e della religione; a rassegna Histoire(s) du cinéma di Jean-Luc Godard, che intende mostrare l’opera nel suo insieme; Un altro cinema americano, una rassegna che comprende sette opere, tra lunghi e corti, scelte tra la migliore produzione indipendente americana; Incontri italiani, un momento interamente dedicato ai registi italiani; Salon des Refusés, spazio autogestito e aperto a tutti i registi iscritti al concorso; Focus Animazione, una ricerca tra gli stili e le tecniche tradizionali e le tecnologie digitali più avanzate. Ritorna la Borsa Democratica del Cinema, giunta alla sua seconda edizione, luogo di incontro e scambio tra le diverse realtà che compongono il mondo dell’audiovisivo. Incontri, seminari, workshop tenuti dagli addetti ai lavori e aperti al pubblico.
La Casa dei Registi, progetto di ospitalità alternativa, pensato per i registi e i visitatori che arriveranno a Milano in occasione del festival.
Il milanofilmfestivalino, un festival interamente dedicato ai più piccoli: laboratori, incontri, spettacoli di burattini, proiezioni di animazioni ospitate nell’incantevole cornice dell’Acquario Civico di Milano.
E per ultimo, ma non di minore importanza, un programma musicale ricchissimo.

Ma torniamo al cinema. Come si apprende dalle parole di Beniamino Saibene, direttore artistico del MilanoFilmFestival (presente alla Conferenza Stampa tenutasi l’8 settembre 2006 a Palazzo Marino – Milano) accanto a Lorenzo Castellini, la selezione dei film in concorso è stata il risultato di un impegno di ricerca e confronto lungo un anno. Volutamente i film non sono stati suddivisi in categorie, né sono stati fissati a priori dei parametri attraverso cui giudicarli. La selezione è stato un vero e proprio lavoro d’equipe, all’interno di un gruppo di dodici persone di cui ciascuna ha recato il suo contributo (secondo la filosofia di Esterni, volta al confronto interpersonale in funzione di un arricchimento reciproco), con l’obiettivo finale di dare[img4] vita a una rosa di film dalla fisionomia variegata e significativa.
Milano Film Festival si rivela così un festival capace di mostrare uno sguardo altro sul mondo: storie che arrivano da paesi vicini e lontani, che raccontano verità nascoste, taciute, o semplicemente dimenticate. Ma anche storie private, capaci nella loro semplicità e verità di ricordare quanto l’altro sia uguale a noi. Il festival costituisce un percorso, fatto di immagini e di suoni, attraverso le diverse e molteplici visioni della società contemporanea, spostandosi dalle periferie del mondo alle periferie cittadine, passando attraverso vissuti quotidiani e profonde questioni sociali, etiche e politiche, per poter offrire allo spettatore una panoramica, il più completa possibile, sulla giovane cinematografia internazionale e indipendente.

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