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cultura dell'immagine e della parola

Nascondiglio al Lido
Diario, 4 settembre

File, file e ancora file...<br />tutto per una bella dormita?” />Quando ieri sera, attorno alle 22.28, ho avuto la brillante idea di vedere il quinto film del giorno, ho provato una sorta di insano piacere masochistico. Per l’occasione ho infatti scelto <em>Hei yanquan</em>, cioè </em>I Don’t Want to Sleep Alone</em>, pellicola in concorso diretta da Tsai Ming Liang. Visto il mio rapporto generalmente conflittuoso con i film provenienti dall’estremo oriente (dalla Malesia in questo caso), il mio obiettivo era, più che quello di assistere a un capolavoro, quello di rimanere sveglio. Sarò sincero: l’obiettivo non è stato raggiunto. Ma il Palalido, verso mezzanotte, quando cioè mi sono risvegliato definitivamente per godermi il finale della pellicola, era un vero spettacolo. Considerato che il film era fatto solo di inquadrature fisse e quasi completamente muto, gli unici movimenti erano quelli delle teste che cascavano, gli unici suoni quelli emessi dalle bocche russanti degli illustri critici presenti in sala. Certo, non tutti dormivano, ma domani sarò curioso di leggere le recensioni dei quotidiani.</p>
<p>Intanto, poche ore prima, ho avuto finalmente la possibilità di fischiettare amabilmente sui titoli di coda di un film: <em>Non prendere impegni</em> stasera, diretto da Gianluca Maria Tavarelli per la sezione Orizzonti. Se faccio fatica a comprendere pienamente i film orientali, invece guardo con orrore i film italiani generazionalisti, che parlino di trentenni come quelli di Muccino o di quarantenni come quello in questione. Se si aggiunge una delle più improbabili morti della storia del cinema (il protagonista – tranquilli, se siete ancora più masochisti di me e vorrete vedere il film, ci sono talmente tanti protagonisti che non vi sto svelando nulla – cade da una barchetta che improvvisamente si spezza in due e rimane secco sul colpo), il giudizio è servito. Possibile che in tutta Italia, per una sezione che teoricamente dovrebbe proporre opere innovative, non i selezionatori non siano riusciti a trovare qualcosa di più significativo?</p>
<p>La risposta è… Aronofsky…sta arrivando Aronofsky!!! Cosa importa tutto il resto? A domani!</p>
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