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Salviamo I dispersi

Sauvage innocence di Philippe GarrelSauvage innocence di Philippe Garrel doveva uscire nel maggio 2004. Ora è previsto per lo stesso mese del 2006. Musiche per matrimoni e funerali di Unni Straume doveva uscire nell’ottobre 2004, forse arriverà nelle sale nel marzo 2006. Fascisti su marte di Corrado Guzzanti doveva uscire nel febbraio 2004, sarà davvero programmato nel gennaio del prossimo anno?

Tre film, tre casi come tanti all’interno dei misteriosi intrecci che governano la distribuzione italiana. Film attesi per mesi, se non anni, che non vengono mai distribuiti o che passano solo in un paio di sale sparse nella penisola. Purtroppo non si tratta di casi isolati, ma sempre più spesso ci troviamo davanti a pellicole finite nel dimenticatoio ancor prima di essere mostrate al pubblico.
Per questo motivo Hideout ha deciso di soccorrere questi film. Senza pretendere di essere i salvatori del cinema, ci limiteremo a pubblicare le recensioni dei “dispersi”. Così abbiamo definito i film usciti in pochissime sale, passati subito all’home video o scomparsi del tutto. Se, grazie alle proiezioni dei festival o a qualche prelievo criminale dal web, siamo riusciti a vedere queste pellicole, ci sembrava giusto rendervene partecipi. Per far sì che opere spesso pregevoli non si perdano nel dimenticatoio. Donnie Darko di Richard KellyPerché, con un atto puramente egocentrico ma per questo non disprezzabile, l’esperienza di vedere un film che si è duramente ricercato può essere decisamente più forte rispetto ad assistere a un film proiettato contemporaneamente in ottocento sale.

Tra i “dispersi”, potremmo definire tre categorie di film.
La prima riguarda le pellicole di culto, che arrivano in Italia con anni di ritardo. I casi sono tantissimi. Il più clamoroso probabilmente è quello di Donnie Darko, vero e proprio fenomeno negli Stati Uniti, distribuito in Italia dall’allora neonata Moviemax con trentasette mesi di ritardo. Il più recente quello di Napoleon Dynamite: quattrocentomila dollari per la produzione, cinquanta milioni di incasso negli Usa, diciassette mesi per poterlo vedere in Italia. La lista potrebbe essere davvero lunga, e comprendere ad esempio Le regole dell’attrazione: anche in questo caso diciassette mesi di attesa. Poi venitemi a dire che il download è illegale. Si tratta quasi sempre di film realizzati da produttori indipendenti, che hanno avuto ottima critica e spesso buon pubblico negli Usa, ma che da noi trovano forti difficoltà ad arrivare. Per poi spesso rivelarsi ottimi successi una volta usciti (vedi ancora Donnie Darko).Fascisti su marte di Corrado Guzzanti

La seconda categoria riguarda i piccoli film italiani. Fascisti su Marte, pronto da più di due anni ma mai apparso in sala, ne è l’emblema. In questo caso però probabilmente è il peso politico della pellicola, che prende spunto dagli show televisivi di Corrado Guzzanti, a impedirne una regolare distribuzione. Per il resto, solitamente si tratta di piccole o piccolissime produzioni, spesso opere prime, la cui data di uscita slitta regolarmente per mesi, finendo spesso per essere poi cancellata del tutto. Anche in questo caso gli esempi sono tanti, da Fankinait di Franco Bestini con Valerio Mastandrea, presentato come un Pulp Fiction all’italiana e poi scomparso nel nulla, a Hollywood Flies di Fabio Segatori, girato a Las Vegas e presentato a Washington, previsto per il giugno di quest’anno e ancora inedito.

La terza categoria infine riguarda le pellicole delle più disparate produzioni mondiali, che difficilmente riescono ad arrivare in sala. Non si deve pensare si tratti solo di piccoli film, spesso anzi siamo davanti a grandi produzioni che, per un motivo o per l’altro, non interessano ai nostri distributori. Un esempio è Battle Royale, di Kinji Fukasaku con Takeshi Kitano, grande successo non solo in Giappone ma in tutto il mondo. [img4]Solo da noi, chissà perché, è uscito direttamente in dvd, un altro l’australiano Japanese Story, vincitore di moltissimi premi in patria nel 2003, previsto al cinema per il 2004 ma mai uscito in sala, e solo da poco nel mercato dvd.

Proprio da un film di quest’ultima categoria partiamo, analizzando una pellicola di un regista sicuramente difficile, ma apprezzato anche da noi, avendo vinto numerosi premi alla Mostra di Venezia nel 2002 con A snake of june. Si tratta di Vital del maestro giapponese Shinya Tsukamoto. Da un anno e mezzo viene presentato nei festival di mezzo mondo, ma finora ha trovato distribuzione solo in Inghilterra e Olanda, malgrado in Italia fosse già stato comprato dalla Revolver distribuzione nella fine dello scorso anno.

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