Davide contro Golia nell’era internettiana
In Focaccia Blues, film del regista pugliese Nico Cirasola, la tenacia di un piccolo panettiere della città di Altamura riusciva a vincere la forza di un colosso come McDonald’s, “reo” di aver aperto una sede nelle vicinanze della sua panetteria, dimostrando come la leggenda di Davide contro Golia possa realizzarsi anche nel nostro XXI secolo globalizzato.
Con Aguasaltas.com – Un villaggio nella rete, la lotta tra l’elefante e la formica si è spostata dalla Puglia al Portogallo, tra vicoli di un microscopico villaggio che, pur privo di un degno contatto con il resto del mondo, ha un sito, aguasaltas.com, che porta lo stesso nome di un marchio posseduto da una multinazionale spagnola. Di fronte alla scelta di chiudere il sito o finire in tribunale, gli abitanti del villaggio iniziano a sfruttare il potere virale dei mass media, per richiamare l’attenzione su di loro, combattendo alla pari con il colosso iberico.
Questa lotta cambia radicalmente il piccolo centro abitato: c’è chi trova l’amore, come Pedro, l’ingegnere che ha (involontariamente) dato inizio alla contesa, e chi invece mette in discussione anni di matrimonio per motivi “patriottici”; c’è chi riuscirà a rifarsi il tetto e chi sogna di poter costruire una squadra di calcio. Ciò che è certo è che questo paese dimenticato “da Dio e dagli uomini” diventa metafora del cosiddetto villaggio globale e del potere dei mass media, di internet in particolare, nel mobilitare l’opinione pubblica; mass media che, paradossalmente, vengono utilizzati proprio per combattere una delle più grandi problematiche legate alla globalizzazione, ovvero la lotta impari tra cultura e realtà locali e grandi multinazionali.
Quello di Luís Galvão Teles non è però un film di denuncia socio-culturale: Aguasaltas.com, infatti, altro non è che una favola, semplice e buonista come i suoi abitanti, macchiette che ben si prestano a recitare la parte di tanti piccoli Davide, permettendoci di sperare (ogni tanto) nel potere della forza dei deboli.
A cura di Saba Ercole
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