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E’ finita. Purtroppo o per fortuna?

E’ finita. Purtroppo o per fortuna?

E’ finita. Dopo 7 libri e 8 film anche la saga di Harry Potter giunge al termine. A condurre la barca in porto è David Yates. Ebbene, questo regista è alla sua quarta regia nella serie del maghetto inglese (infatti dal quinto capitolo in avanti i film portano tutti il suo nome) ma non aveva mai convinto. Eppure l’ultimo suo lavoro risulta l’episodio più apprezzabile, tra gli otto, secondo solo al capitolo diretto da Alfonso Cuaròn. Harry Potter e i doni della morte: (parte II) infatti ha un buon ritmo, sempre incalzante; è capace di amalgamare al punto giusto scene di alta tensione (ben costruite e strutturate) a momenti più leggeri e divertenti; sviluppa ogni singola sequenza con il tempo adeguato senza arrivare a conclusioni affrettate; presenta una battaglia finale tanto attesa con la giusta dose di visual effects senza dilagare. Insomma è un film ben calibrato in tutte le sue componenti.

A farlo apprezzare ancor di più c’è la forte fedeltà al romanzo (che però nel finale viene un po’ meno), cosa rarissima nel resto della saga soprattutto per ragioni di tempo. Infatti la trovata commerciale di dividere l’ultimo libro in due film ha permesso agli sceneggiatori di fantasticare meno, avendo più minuti su cui costruire la narrazione. Il film non è assolutamente un capolavoro, ma sicuramente un prodotto gradevole e divertente. Nota negativa rimane però come sempre la recitazione del protagonista. Quel Daniel Radcliffe tanto osannato dalle teenagers che però in ben otto film non è ancora riuscito a convincere il pubblico che recitare potrebbe davvero essere il suo lavoro.

Dopo aver visto quest’ultimo capitolo dispiace un po’ guardarsi indietro e notare come la differenza con i film precedenti sia così netta. Se Yates avesse lavorato sempre su questa lunghezza d’onda la saga sarebbe stata sicuramente più felice. Detto questo il sipario calerà definitivamente (?) sul mondo creato da J. K. Rowling. Cinematograficamente parlando non si sentirà la mancanza di questa saga, piuttosto la sentiremo dei libri. Ma è giusto così infatti, citando un’altra saga cinematografica, “ogni inizio ha anche una fine”.

Curiosità
L’epilogo finale inserito nel film è stata l’ultima ripresa del cast. L’epilogo originale (girato all’inizio del 2010) è stato infatti scartato dal regista David Yates perché gli attori truccati da trentaseienni avevano un aspetto decisamente più vecchio. La scena è stata quindi rigirata a dicembre 2010, ed è la stessa che vediamo nel film.

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