Sono bastati solo venti minuti di anteprima mondiale per la stampa (al Cinema Star di Cannes) per rendersi conto che l’ultimo lavoro di J.J Abrams, geniale creatore di Alias e Lost, non potrà che essere un altro successo. Già perché Super 8 (prodotto anche da Steven Spielberg) nei pochi frammenti visti conquista immediatamente l’attenzione non solo riguardante la storia (di cui si intuiscono alcuni aspetti) ma soprattutto per come è stata pensata e poi girata.

La storia è quella di un gruppo di ragazzi che nell’estate del 1979 decidono di girare un film sugli zombie appostandosi vicino ad una casa di campagna e a dei binari di una ferrovia. Mentre stanno riprendendo con una “Super 8” sopraggiunge un treno ad alta velocità, che improvvisamente deraglia in un incidente catastrofico. I giovani fuggono, ma la telecamera continua a filmare il disastro che sembra però nascondere qualcosa di ancora più terribile e indefinito: da quel momento in città inizieranno a succedere attività inspiegabili (l’anteprima ci mostra una macchina dello sceriffo che d’un tratto si anima e finisce con dei rumori indecifrabili dietro un cartellone pubblicitario).

Un po’ Stand by Me, un po’ Goonies, anche Super 8 torna a focalizzarsi sul tema del Gruppo e della ricerca collettiva, sconfinando però nel terreno alieno e del paranormale, il tutto impreziosito dai grandi effetti speciali. Il film uscirà negli Stati Uniti il prossimo mese e in Italia per il 30 settembre, il prossimo appuntamento è quindi rimandato ad allora.

A cura di Andrea Giordano
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