Nel giorno in cui Woody Allen inaugura la kermesse, c’è un altro nome che ruba letteralmente la scena brillando a pieno merito, ed è quello di Bernardo Bertolucci, arrivato oggi a Cannes, purtroppo su una sedia a rotelle per i recenti problemi fisici che lo tormentano, per ritirare la Palma d’Oro alla carriera, consegnata appositamente dal Presidente della Giuria, Robert De Niro. “Dedico questo premio – ha detto il regista – agli italiani che hanno la forza di combattere e di indignarsi”.

Ma Bertolucci parla anche del nuovo lavoro in 3D che sta preparando e che sarà tratto dal romanzo di Niccolò Ammaniti, Io e te, “ho adorato [/talic]Avatar e mi sono chiesto perché questa tecnica dovesse essere usata solo per film di fantascienza e horror e così ho deciso di lanciarmi in questa nuova avventura” e della nuova generazione del cinema italiano “ci sono registi come Matteo Garrone, Emanuele Crialese o Paolo Sorrentino che hanno grandi meriti perché sanno ragionare non solo sulle storie da raccontare, riuscendo ad esprimersi con un loro stile, ma cercando di cogliere anche l’essenza profonda di che cosa è il cinema.”

La festa continuerà anche giovedì 12 maggio quando alla proiezione restaurata de Il conformista, il regista emiliano sarà ancora presente, per il piacere dei pochi che potranno godere di questo ulteriore regalo del Festival. Lunga vita all’Ultimo degli Imperatori!

A cura di Andrea Giordano
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