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cultura dell'immagine e della parola

Connessioni tra vite parallele

Connessioni tra vite parallele

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Le storie di $9.99 propongono un catalogo completo dei problemi dell’esistenza umana: ci troviamo la fatica di crescere di un bambino senza mamma, le difficoltà delle relazioni di coppia, il senso di inutilità provocato dalla disoccupazione, la solitudine della vecchiaia. Tutto ruota intorno a quel vuoto che può affacciarsi nella vita da un momento all’altro e all’incapacità delle relazioni umane – anche quelle più profonde – di riempirlo. La morale di più facile deduzione direbbe che solo un gesto d’amore può compiere il miracolo di dare una direzione a una vita (o anche a più di una).

Tatia Rosenthal e Etgar Keret, gli sceneggiatori di questa storia, non si accontentano però delle soluzioni più semplici. Così, più che dare risposte, si divertono ad accumulare domande. A farne le spese sono i piccoli pupazzi in cerca di se stessi che popolano questo film, alle prese con un omicidio involontario che non può avere espiazione, con un angelo ubriacone che non sa volare e con un libro che al posto di risolvere l’esistenza insegna a nuotare come un vero delfino. Da questo punto di vista, nessuna tecnica di animazione poteva essere più adatta a rappresentare certe situazioni della stop-motion. La casualità che irrompe nelle vite dei pupazzi riflette infatti la mano demiurgica degli animatori che si divertono a modellare i propri personaggi e a muoverli sui teatrini delle scenografie.

$9.99, in definitiva, è un film di dettagli meravigliosi e sorprendenti, di piccole prese in giro senza senso: l’angoscia che pure attanaglia lo spettatore dal primo all’ultimo momento della visione è alleviata da continue trovate, come i piccoli amici immaginari ubriaconi di Dave o le poltrone di vera pelle umana nel salotto della modella. Piccole cose, che forse rappresentano bene quello che è il senso delle nostre piccole vite.

Curiosità
Tatia Rosenthal, la regista, è approdata al cinema d’animazione dopo diverse peripezie. Ha militato per due anni nel’esercito israeliano, poi ha studiato medicina e fotografia e si è quindi iscritta alla Tisch School of the Arts d New York. Prima di $9.99, ha realizzato alcuni cortometraggi tratti dalle opere di Etgar Keret, scrittore fra i più affermati nel panorama letterario israeliano.

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