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cultura dell'immagine e della parola

I film di Roma 2010
In a Better World

Dopo l’entusiastica accoglienza al Festival di Toronto e la candidatura agli Oscar per la Danimarca, Susanne Bier non interrompe la tradizione degli ultimi anni e presenta Haevnen (In a Better World), come gli ultimi suoi film, alla festa del cinema di Roma. Anche qui, come nelle precedenti opere, si contrappongono, anche nel giallo e nell’azzurro della fotografia, due mondi: un villaggio africano dominato da sabbia, polvere e povertà e una Danimarca fredda e rancorosa, due luoghi lontani ma permeabili dove azioni e reazioni si intrecciano in maniera confusa.

I personaggi complessi, continuamente al bivio tra utopia e responsabilità, cercano coerenza nel caos affettivo e sociale che li circonda. Due piccoli improvvisati giustizieri, interpretati con commovente naturalezza da Marcus Rygaard e William Johnk Nielsen, cercano la giusta prospettiva dall’alto di una torre, credono di trovarla nella vendetta, ma capiranno che era solo bisogno d’amicizia. La tensione trattenuta si nasconde in ogni inquadratura, la tragedia sembra in perenne agguato sotto la fissità di sguardi tesi e malinconici, quasi sempre ripresi in primi piani che si allargano, assecondando l’intensità delle emozioni.

Inizialmente i volti sono collocati ai margini dell’inquadratura poi virano progressivamente verso il centro, all’eterna ricerca di una giusta collocazione che solo uno di loro troverà. Alla fine del sentiero la sabbia africana avrà lo stesso colore del grano nordeuropeo.

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