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Limonata di fine estate

Limonata di fine estate

“A volte la vita ti regala limoni aspri”, è la frase che apre l’ultima guida americana alla sopravvivenza, mentre sullo schermo gli agrumi tagliati, spremuti, si dispongono in una ritmata serie di inquadrature. A Hollywood si sa, sono bravi a distrarre, ma Qualcosa di speciale si rivela un grande inganno, non solo per chi cerca un film di maggiore spessore, ma anche ai danni del semplice spettatore sentimentale a caccia di sogni e palloncini a forma di cuore.

Nell’incipit della storia, a portare fuori strada ci pensa un timbro registico molto dinamico, e il classico viaggio, simbolo di speranza e cambiamento. Giochi di angolazioni, mezze panoramiche, carrelli, zoomate dalla macchina da presa di Brandon Camp (al debutto alla regia dopo anni di sceneggiature) accompagnano l’arrivo di Burke (Aaron Eckhart) a Seattle. Nell’aria si respira profumo di successo, complici la presenza del mascellone, incarnazione di fascino e sex appeal, e in sottofondo la classica musica da favola metropolitana. Le aspettative vengono presto tradite quando il clima subisce una brusca virata malinconica. Da quelli lussuosi di un Grand Hotel, si scivola negli scenari luttuosi, scoperchiati dal contatto col dolore della gente comune, per finire immersi nel desolato paesaggio naturale preso in prestito a Vancouver. Il montaggio di conseguenza rallenta adattandosi a una dimensione più contemplativa, che mette in luce lo stato d’animo del protagonista e il suo difficile percorso personale. Diverse sono le scene dal valore simbolico, come la corsa sui carboni ardenti e la liberazione di un uccello in gabbia, che fanno avanzare la pellicola in un mare di banalità, con delle tinte di grottesco quando si sceglie la passeggiata al cimitero come meta di un appuntamento.

La Aniston (Eloise), ormai abbonata alla figura della ragazza insicura e delusa dagli uomini, non brilla al centro della scena ma fa inaspettatamente da contorno addobbando talvolta la scenografia di fiori colorati. Nemmeno il sorriso dell’ex signora Pitt e la comparsata di Martin Sheen, riescono ad aggiungere valore a un qualcosa che di speciale risulta avere ben poco.

Curiosità
Brandon Camp ha pensato di raccontare questa storia diversi anni fa, dopo la perdita della madre. Dopo l’uscita nelle sale statunitensi però, due scrittori gli hanno intentato causa sostenendo che l’idea era stata copiata e pretendendo una parte dei profitti.

Filmografia
Qualcosa di speciale (2009)

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