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Nell’abisso con un sorriso

Nell’abisso con un sorriso

Scritto da Mark Smith per la figlia dodicenne, The Hole in 3D è un film per ragazzi rivestito da thriller e accessoriato da horror classico. Due fratelli di una famiglia in fuga perenne e una vicina curiosa che somiglia a Jessica Biel sollevano l’apertura di una botola nella cantina della nuova casa, liberando le loro paure più profonde. I luoghi oscuri del passato rivivranno e non basterà una foresta di lampadari per esorcizzarli. L’uomo nero si presenta nei panni di un pupazzo dispettoso come La bambola assassina (Child’s Play, Tom Holland, 1988), di un’inquietante amichetta d’infanzia dagli occhi pesti e di una visita familiare non gradita; il suo vero volto però affiorerà solo nelle terrificanti illustrazioni di un romanzo grafico molto dark e, per un istante, in una videocamera lanciata nel buio che restituisce un occhio infernale. La trama, pur non essendo originale (unica novità i fantasmi dell’inconscio visibili a tutti e non solo alla vittime), fa leva sulle emozioni primarie e con il consueto tocco d’ironia rende gradevoli anche gli stereotipi più sfruttati e i prevedibili colpi ad effetto.

Il cinema “puro” di Joe Dante
The Hole in 3D non è certo la migliore opera di Joe Dante e non sembra all’altezza degli ultimi lavori girati per Masters of Horror, come Contro natura – The Screwfly Solution del 2006 e il geniale Candidato maledetto – Homecoming del 2004, ma si rivela comunque un solido film di genere. Una divertente favola nera che regala momenti memorabili come il fiabesco e gotico finale, unica scena che giustifica il 3D, della discesa di “Dan nel paese delle mostruosità” in una casa da incubo espressionista dove tutte le linee sono oblique e l’arredamento sembra scelto da Tim Burton. La regia punta su inquadrature grandangolari e sul montaggio piuttosto che sui movimenti della macchina da presa mentre le immagini, sempre nitide, trasformano una voragine nera in uno specchio che riflette il terrore. Joe Dante getta lo spettatore negli abissi con un sorriso; il suo è un cinema “puro”, senza distorsioni intellettuali ed estremismi splatter, curioso e strabiliato come lo sguardo di un bambino.

Curiosità
Il film è stato presentato in anteprima a Roma per l’apertura della 30esima edizione del Fantafestival 2010, con ospite d’onore Roger Corman. The Hole in 3D era anche stato proiettato Fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2009 (Dante era anche giurato) dove ha vinto il “premio Persol 3D”. In un’intervista il regista americano ha dichiarato che le sue paure più grandi sono di non poter fare film e l’amministrazione Bush. Da segnalare il cameo di Dick Miller, onnipresente nei film di Joe Dante, che consegna le pizze a domicilio.

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