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cultura dell'immagine e della parola

E’ arrivato
il Marino!

Spot “È arrivato il Marino!”
Executive Creative Director: Roberto Greco
Art Director: Giordano Curreri
Copywriter: Marco Geranzani
TV Production: Francesca D’Agostino
Regia: Owen Harris
Casa di Produzione:Acca Film
Musica: Pietro Cantarelli

Qualche tempo fa ho stretto amicizia via Facebook con il Consorzio di Parma. La fede per gli insaccati e la curiosità verso le prime azioni di 2.0 delle aziende italiane mi ha introdotto in un campo mai prima esplorato: il Markesciutto.

Il Markesciutto, ossia il Marketing del Prosciutto, deve la sua M maiuscola e la paternità della nuova area disciplinare al Consorzio di Parma. Il Consorzio è una delle realtà italiane più intelligentemente attivate nel marketing di prodotto, specie sotto il profilo delle nuove forme di comunicazione e certamente in relazione al cliente, verso il quale si propone e comunica in modo davvero efficace. A seguire, alcune considerazioni circa alcune delle attività realizzate dal Consorzio Prosciutto di Parma che alla regalità della corona guadagnata per meriti “gustosi” dovrebbe rivendicare un’ulteriore corona per essersi reso padre del Markesciutto.

È ARRIVATO IL MARINO! On air da maggio, il nuovo soggetto della campagna tv è a mio parere davvero ben riuscito. A costo di utilizzare un aggettivo abusato, non riesco a non definirlo uno spot “poetico”. È l’alba e siamo in aperta campagna. Si solleva una leggera brezza che, smosse le tende ed accarezzato il volto di un uomo che sta dormendo, lo sveglia: “È arrivato il Marino!”. La voce narrante spiegherà alla fine che: “Il marino è il vento che arriva fin qui [Parma] dal mare e noi del Consorzio lo conosciamo bene”. Il messaggio della naturalità del prodotto, privo di conservanti, viene visualizzato attraverso una sequenza di immagini, intreccio e sviluppo fortemente filmico. È il dipinto di un’Italia come quella che era e come quella che è ancora in molti angoli del nostro Paese. Il passaggio dalla presentazione del più ampio concetto della tradizione gastronomica al prodotto Prosciutto di Parma è fluido e perfetto perché la resa dei dettagli presenti in ogni scena fa si che la parte commerciale della pubblicità si stemperi nelle immagini precedenti senza alcuna invadenza. Le immagini chiave che mostrano la ricerca e la cura per il prodotto entrano quindi con naturalezza nella sequenza e non cedono a nessun dubbio circa la veridicità della promessa di marca.
Reputo questo spot un film molto ben costruito, certamente funzionale agli obiettivi di marca del prodotto (comunicare come il prosciutto di Parma si possa fare solo a Parma, grazie al marino e a una tradizione e cultura consolidata negli anni) e capace di soddisfare l’esigenza di differenziazione all’interno di un mercato piuttosto affollato.

CANALE YOUTUBE. Abituata a vedere tra i canali Youtube solo quelli delle grandi multinazionali, rimango molto sorpresa nel rendermi conto che il Consorzio ha una propria pagina, peraltro ricca di contenuti. Trovo tutti gli spot del Consorzio, a partire addirittura da uno film del 1975. Riguardo le varie campagne e, ritrovando quella del 2006, non posso che rimarcare un altro video a mio parere di successo. Nel canale sono raccolti anche i messaggi radio del 2009. Un brand che colleziona e mostra le proprie campagne coglie l’esigenza e l’attualità di un pubblico che è diventato più attento alle comunicazione. Non solo: dare forte rintracciabilità alle proprie campagne significa prestare attenzione alla relazione e dare strumenti per creare nuova eco anche su contenuti passati. Dal canale Youtube il passo è breve per scorgere il bottone “Seguici su Facebook”.

FACEBOOK. Prospetto due numeri: 1.456 amici, 15 album, 80 link segnalati e 13 pagine di eventi postati. Il sito raccoglie persone che evidentemente si occupano del settore, ma anche un grande numero di ospiti e semplici supporter. La mia esperienza di legame di rete con il Consorzio è molto positiva. La pagina Facebook viene gestita dal Consorzio senza alcuna invadenza e nell’intento originario del veicolo: la relazione. Al di là della segnalazione di eventi e comunicazione di news importanti per il Consorzio, non ho mai ricevuto inopportuni messaggi commerciali né richieste di compilare questionari a scopo di ricerca.

SITO ISTITUZIONALE. Il sito istituzionale è ben strutturato, di immediata navigazione e ottima profondità. La mole informativa è abbondante: dalla storia e dai numeri sviluppati dal Consorzio ai valori nutrizionali del prodotto, dall’approfondimento delle tecniche dei maestri sorcini alla legislazione dei marchi di origine protetta.
La cosa che mi ha colpito maggiormente è stata la perfetta trasparenza dei contatti: non solo è possibile arrivare in un paio di click ai numeri e contatti del Consorzio, ma è addirittura possibile arrivare alle singole aziende agricole che ne fanno parte.

IL FESTIVAL DEL PROSCIUTTO DI PARMA. Ulteriore sito web promosso dal Consorzio e legato alla pagina istituzionale, il sito propone una presentazione delle edizioni passate dell’evento e numerose anticipazioni della rassegna prossima ventura. Il Festival ha raggiunto oggi un ruolo di spicco all’interno delle manifestazioni gastronomico-culturali italiane: lo strumento del web ne conferma il ruolo e il profilo. Già a partire dalla homepage si intuisce un ambiente altro rispetto alle sagre e fiere locali. L’uso sapiente delle fotografie, parte preponderante della home, i numerosi link ai contenuti video e lo schema di navigazione immediato presentano il Festival nella sua essenza: un incontro di saperi e sapori sullo sfondo di una città, Parma, generosa di cultura e tradizione gastronomiche. Anche in questo caso la rete si fa gruppo e gioco di relazione: il sito è linkato a tutti gli altri veicoli di comunicazione promossi dal Consorzio.

La comunicazione del Consorzio stupisce nel rinnovo costante delle attività e nella partecipazione a quella logica 2.0 che non è propria di buona parte delle aziende italiane. La varietà dei veicoli impiegati mostra una realtà che sa innovarsi e investire sulla relazione con il consumatore finale, senza filtri di intermediazione e in modo trasparente. Colpiscono anche i tempi di aggiornamento: il Consorzio gestisce e invia numerosi post attraverso ogni strumento web che impiega. Il frequente update dei contenuti dimostra come l’attenzione verso la relazione del cliente sia un dato di fatto e non un momento di primo entusiasmo legato all’onda del 2.0. Le oltre 160 aziende del Consorzio hanno selezionato un team di marketing e comunicazione davvero efficace, specie se si valuta il panorama della concorrenza, ancorato a modi e schemi di comunicare consolidati, ma poco sorprendenti. Non a caso, è con il Consorzio che in quel di Parma si arriva a un network di musei dedicati al cibo tra i quali spicca [img4]il Museo del Prosciutto e alla comunicazione internazionale del marchio “di Parma” grazie alla importante fiera Cibus. E qui mi fermo, perché la vivacità del Consorzio sono certa che abbia creato anche ulteriori attività rispetto a quelle che ho raccolto e descritto.
Grandi congratulazioni, quindi, al team del Consorzio che ha sviluppato i più recenti piani di marketing e comunicazione. Parafrasando il sempre attuale payoff del Consorzio “Non è crudo… è di Parma” non posso concludere senza evidenziare che “Non è Marketing… ma Markesciutto”. Perché dopo il Consorzio il marketing del prosciutto non sarà più lo stesso.

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