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Una coppia esilarante per una commedia vecchio stile

Una coppia esilarante per una commedia vecchio stile

Ecco una coppia comica che funziona davvero – non solo perché sprigiona un’incontenibile e genuina allegria, ma anche per l’alchimia interna che la rende “vera”, reale: perfetta insomma. Tina Fey è Clare, agente immobiliare, moglie e madre. Steve Carell è il marito Phil. Una coppia ordinaria, felice e cosciente dei propri limiti. In una commedia degli equivoci vecchio stile, che rammenta gli schemi della screwball comedy, a partire dall’assortimento della coppia fino alla rocambolesca resa dei conti, Shawn Levy – che di attori comici ne ha diretti – ci fa sorridere, ridere e scoppiare dalle risate man mano che la storia si dispiega verso il suo climax, in un susseguirsi di turning points che ritmano l’inseguimento dei due protagonisti.

La rosa di attori che sfilano nel film è di un certo spessore: dal Ray Liotta di Quei bravi ragazzi – che qui interpreta il boss Joe Miletto – alle “giovani” (a livello artistico!) leve quali Mark Wahlberg, coi muscoli in primo piano, e James Franco, credibile anche come attore comico. La mimica facciale e il basso profilo dei due protagonisti sono intrinsecamente e naturalmente comici e fluidificano l’avvicendarsi delle avventure, con scene di intimità che diventano scorci incisivi e divertenti della vita coniugale – sulla falsariga degli sketch alla Desperate Hosewives. I colpi di scena sono una costante di tutto il film, così come richiesto dal plot di inseguimento, e gli antagonisti – in ottemperanza all’archetipo di questo genere – sono costruiti in modo tale da nascondere uno scarto tra l’identità pubblica e quella in incognito. L’azione è ovviamente dominante, tra buffissime gag e corse all’impazzata in macchina, a piedi o in barca e le battute, magari un po’ scontate e prevedibili, ma pur sempre irresistibili e preziose se messe in bocca a personalità come Carell o la Fey.

In definitiva Shawn Levy riesce a mettere d’accordo più generazioni, sia perché dispone di un cast che mescola interpreti di diverse età “cinematografiche” e biologiche, sia perché riesce a gestire le situazioni comiche in modo tale da estrapolarne il meglio senza mai ricorrere alla volgarità. Questo fa di Una notte a Manhattan un film sostanzialmente adatto a tutti e, soprattutto, godibile su più piani, in base alla tipologia di spettatore che lo guarda. Certo non si tratta di un capolavoro di commedia e non c’è neanche l’intento di esserlo, ma vale un chapeau ai due “nuovi” comici Usa, della cui collaborazione e feeling altri produttori americani potrebbero in futuro avvalersi per la creazione di una neo-commedia americana. E spremerne il succo finché la risata non si esaurirà.

Curiosità
Nel film è presente in un cameo Will.I.Am, leader dei The Black Eyed Peas.

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