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Un proiettile nella testa e mille nell’aria

Un proiettile nella testa e mille nell’aria

L’avvio è micidiale, un montaggio fulminante che in pochi istanti trasforma una scena domestica in un sanguinoso massacro da cui si salva solo una donna, interpretata da Sylvie Testud al secondo miracolo nel 2009 dopo quello di Lourdes (Jessica Hausner). Francis Costello, suo padre, tornerà a Macao per vendicarla in un noir d’azione nato dalla perfetta fusione del polar francese con il gangster movie asiatico, in cui Johnnie To trasporta lentamente lo spettatore in un’altra dimensione, sospesa e malinconica, dominata dal destino, dall’amicizia maschile, dalla nostalgia e dall’onore e dove tutto, anche l’incredibile, appare verosimile. In questo universo non conta la storia ma i personaggi e le atmosfere ed è possibile imbattersi in una bicicletta alimentata a colpi di pistola o in un comandante che, sotto una pioggia di carta straccia, dirige un plotone di soldati che usano balle di giornali rotolanti come scudi. Il volto di Halliday è una maschera oblunga solcata da rughe, occhi stretti e trasparenti e un sottile pizzetto nero; un invecchiato imperatore Ming (Flash Gordon, Mike Hodges, 1980) con lo sguardo smarrito di chi ha perso il proprio passato e prega inginocchiato sulla spiaggia per riaverlo.

I modelli e gli omaggi sono tanti: il nome del protagonista evoca immediatamente Frank Costello faccia d’angelo (Le samourai, Jean-Pierre Melville, 1967), i killer sembrano i samurai di Akira Kurosawa, le polaroid contro la perdita di memoria rimandano a Memento (Cristopher Nolan, 2000) e gli sconfinamenti nel genere western, non nuovi nel cinema di To, sono continui, da Peckinpah a Sergio Leone. Il regista di Hong Kong avvolge il suo gruppo di uomini con panoramiche circolari muovendosi con fluidità attorno a tavolate imbandite di cibo e primissimi piani di occhi impassibili. Un proiettile nella testa e migliaia nell’aria, impulsi sessuali che esplodono violenti, mitragliate sferrate da fermo e una pittorica sparatoria notturna illuminata dalla luce intermittente della luna che per un magico istante si interrompe e lo schermo vira al nero perforato da lampi di fuochi gialli.

Curiosità
Il ruolo di Frank Costello era stato inizialmente offerto ad Alain Delon che, dopo aver letto il copione, lo ha rifiutato. Il regista parla un’inglese elementare e, nel rapporto con gli attori non asiatici, è sempre affiancato dal fidato assistente William, perfettamente bilingue. Vendicami è il primo film di To con una sceneggiatura interamente scritta e una coproduzione internazionale. Il film era in concorso al Festival di Cannes 2009. Halliday, noto cantante francese, nel 2002 è stato protagonista di un altro noir, L’uomo del treno di Patrcie Leconte.

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