Canzone: Grip
Artista: zZz
Album: Running with the beast
Anno: 2009
Regista: Roel Wouters a.k.a. Xelor

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Nel 2001 due ragazzotti olandesi, Björn Ottenheim and Daan Schinkel, formano una band chiamata zZz, ottenendo ottime recensioni dei primi due dischi, molto apprezzati dagli appassionati di derivazioni psichedeliche del kraut rock (un movimento musicale che si riferisce ai gruppi attivi in Germania negli anni Settanta, che hanno prodotto forme musicali nuove a partire dal rock progressivo o dalla musica elettronica tedesca). Ma è solo con l’ultimo disco Running With The Beast che qualcosa cambia, grazie soprattutto al singolo “Grip”, un bizzarro brano dall’incedere ripetitivo.

Come spesso accade, la vera forza del brano non è solo nella musica fine a se stessa, ma anche e soprattutto nel concept del videoclip che l’accompagna. Il geniale video di “Grip” è un unico piano sequenza girato all’interno di un museo con tanto di pubblico, una sorta di video-performance filmata di alcuni ginnasti con l’ausilio di un tappeto elastico. L’inquadratura dall’alto permette agli acrobati, dotati di cartelli con lettere e altri semplici effetti, di creare una sorta di simulazione live di una schermata tipica di programmi di montaggio come Final Cut.

Un concetto non proprio semplice da spiegare, ma che ha colpito nel segno, facendo vincere diversi premi al regista designer Roel Wouters a.k.a. Xelor. La fama improvvisa arriva fino all’agenzia pubblicitaria incaricata al lancio della nuova Grande Punto, che decide addirittura di copiarne in toto l’idea. Lo spot della Fiat infatti non si limita ad usare la musica dei zZz, ma è un vero e proprio remake del videoclip, con una fiammante auto che, nel finale, sostituisce gli acrobati armati di cartelli.

Da sempre i diversi generi di comunicazione audiovisiva si ispirano o addirittura si copiano a vicenda, ma in questo caso viene fatto in modo del tutto esplicito. L’idea del marketing stavolta però non è figlia di un brainstorming tra moderni successori di Don Draper (vedi Mad Men), ma semplicemente presa, anzi comprata, da un piccolo video capolavoro di tecnica e originalità.

A cura di Davide Briani
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