hideout

cultura dell'immagine e della parola

Current: un buon esempio

La televisione generalista, qualitativamente parlando, sembra sempre più prossima al raggiungimento del proverbiale “fondo”. Lerner contro Ricci, Berlusconi contro la Dandini e Santoro, Report che perde la copertura legale, reality che non riescono a partire, la Mori contro X Factor e la Ventura che intervista i Muse a casaccio. Insomma un delirio.
Per chi si occupa di tv, gli argomenti di critica non mancano. Eppure, in tutta questa confusione – che riflette soprattutto una grande mancanza di idee e di progettualità -, crediamo fortemente sia meglio puntare i riflettori su qualcosa di nuovo e che, a sorpresa, funziona.

Avete mai visto Current Tv? Sul canale 130 del bouquet Sky, l’emittente fondata nel 2005 da Al Gore e Joel Hyatt propone un tipo di televisione innovativa (con contenuti realizzati dagli stessi utenti) e informazione libera (portata avanti anche dai loro giovani giornalisti indipendenti).
Un’esperienza iniziata un po’ in sordina in Italia, e forse anche snobbata da una certa intelligenzia, che attualmente conta un una media spettatori di 3.600 durante il giorno, con picchi di 10.000 in prima serata (dati di giugno). Su Current si affrontano temi legati alla contemporaneità, soprattutto tecnologica, che vanno incontro al gusto di un pubblico colto e interessato. Spettatori leggono, navigano e pretendono di conoscere i fatti da diverse angolazioni.

Non a caso il programma di punta della rete è Vanguard Live, dove giovani giornalisti indipendenti realizzano reportage e approfondimenti su argomenti generalmente non toccati dai media tradizionali. Per intenderci, in Usa fece molto scalpore, e venne successivamente ripreso da molte testate prestigiose, il servizio di Kaj Larsen sul water boarding, tecnica di tortura utilizzata dall’esercito americano. Se ultimamente i nostri telegiornali stanno parlando delle navi dei veleni, sappiate che Current mostrò quelle devastazioni ambientali già nel marzo scorso.

Parliamo di un format innovativo, dove sono i fruitori della rete che realizzano la maggiorparte dei contenuti, finendo per essere assolutamente aderente alla contemporaneità. Un grande successo celebrato martedì 29 settembre con un evento unico: il primo freemob italiano per anticipare la prossima stagione di Vanguard Live. In pratica al cinema Odeon di Milano si è tenuta una diretta televisiva per Current Italia con pubblico in sala, dove il conduttore Davide Scalenghe, con l’aiuto dei colleghi americani in collegamento da oltreoceano, ha presentato delle anticipazioni dei prossimi reportage giornalistici.
La trasmissione è stata trasmessa in contemporanea anche su current.it, corriere.it, sky.it, e SkyTg24, con l’ausilio di twitts inviati in diretta dai telespettatori.

Si sono viste ottime inchieste, soprattutto quelle incentrate sulle conseguenze della tossicodipendenza (ambientale, sociale, politica) e sulle nuove tecniche di reclutamento dell’esercito americano nei centri commerciali (agghiacciante). Senza anticipare troppo (i servizi completi andranno in onda su Current a partire dal 13 ottobre), [img4]basterà solo dire che i giornalisti italiani che hanno partecipato (tra cui Severgnini e Emilio Carelli) si sono detti stupefatti dalla libertà dell’informazione presentata.
La rete ha nell’occasione dato il via anche a una campagna di sensibilizzazione dal titolo “Io voglio vedere”, dedicata proprio all’indipendenza dell’informazione e alla voglia della gente di ricominciare a vedere, rappresentata musicalmente da un brano dei Negrita e visivamente dall’immagine di una benda che viene tolta dagli occhi.
Se voi non c’eravate, non andate in panico. Il video dell’evento è già visibile in Rete.

Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento!

«

»