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Nascita e declino del punk

Nascita e declino del punk

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«Tutto ciò di cui hai bisogno è un ragazzo o una ragazza che si alzi in piedi e dica: “Andate a fanculo!”». Questo in sintesi era il punk e così lo descrive il regista Don Letts per bocca di Henry Rollins, da trent’anni una delle voci storiche del movimento. Per chi non lo conoscesse, Don Letts non è solo un regista, ma è stato il primo dj del Roxy, il locale londinese che per cento storici giorni nel 1977 fu l’epicentro della musica punk. Uno insomma, che sa di cosa sta parlando, e si vede.

Punk: Attitude infatti non è solo una cronistoria di un periodo unico, non è insomma il documentario che ti aspetti, fatto di clip di Sex Pistols, Clash e Ramones e stop. Don Letts ha il background necessario (e le conoscenze giuste visto l’incredibile quantità di testimonianze) per ricostruire nel complesso quel periodo. Così parte da ben prima che la parola punk fosse associata a un genere musicale, ma dalla fine degli anni Sessanta e dalla musica dei Velvet Underground. «Esiste una scuola di pensiero che ritiene che Andy Warhol sia stato piuttosto importante nella creazione di alcuni suoni distorti che poi sono diventati punk rock» afferma a un certo punto Howard Devoto, il frontman dei Buzzcocks. Questo prenderla alla lontana serve a Don Letts per arrivare al clou del discorso, a quei pochi anni, mesi forse, per dimostrare perché servisse davvero qualcuno che mandasse «a fanculo» il sistema. Ma il regista riesce a non farsi prendere dalla nostalgia (aiutato anche dal fatto di non aver inserito alcuna voce narrante ma di aver lasciato la parola solo ai protagonisti dell’epoca) e descrive con efficacia il declino di quel movimento, che così come velocemente era salito alla ribalta, in un men che non si dica si frammentò in decine di sottogeneri, proprio perché era finito per entrare a far parte di quel sistema che tanto aveva criticato.

Nella parte finale, Don Letts cerca di raccontare la deriva degli anni Ottanta e la rinascita dei Novanta, arrivando a citare internet, il nu metal e le proteste di Seattle. Forse lo fa in modo troppo sbrigativo: d’altra parte sarebbe servito un altro documentario.

Curiosità
Nel film vengono intervistate decine di personaggi dell’epoca punk. Tra gli altri Captain Sensibile (The Damned), Mick Jones (The Clash), Jello Biafra (Green Party), Darryl Jenifer (Bad Brains) e il regista Jim Jarmusch.

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