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cultura dell'immagine e della parola

Lily Allen
Fuck You

Canzone: Fuck You
Regia: Clément Dozier, Arnaud Boutin, Camille Dauteuille
Artista: Lily Allen
Album: It’s Not Me, It’s You
Anno: 2009

Guarda il video di Fuck You

Sono passati quasi dodici anni dall’uscita di Smack My Bitch Up, il clamoroso videoclip dei Prodigy che, diretto da Jonas Åkerlund e censurato da quasi tutte le tv del mondo, aprì le porte all’uso della prospettiva in prima persona, che poi sarebbe stata sfruttata in moltissime forme, dal cinema agli spot pubblicitari.

Ora il cerchio si chiude con Fuck You, canzone dal titolo altrettanto irriverente per la quale Lily Allen ha scelto un videoclip che utilizza la stessa tecnica. In entrambi i casi non si vede i protagonista, che nel primo faceva ogni possibile nefandezza prima di rivelarsi una donna, mentre nel secondo scopriamo subito essere la stessa Allen, che si diverte ad andare in giro per il mondo a modificare le cose. La grande differenza sta nello sviluppo dell’idea. A prescindere dal fatto che la tecnica è la stessa ma Åkerlund l’ha utilizzata ben prima (e comunque ovviamente non l’ha inventata lui), Smack My Bitch Up mantiene la tensione per quattro minuti per poi stupire con il clamoroso finale, mentre Fuck You dopo dieci secondi ha già svelato tutto, fa sperare a un finale diverso ma invece, semplicemente, sfuma in nero.

Basarsi sul già visto, sminuirne la complessità e aggiungere qualche effetto speciale non è più solo una caratteristica del cinema, ma anche del videoclip. Per fortuna la Allen ha realizzato anche una seconda versione del video, montando i contributi degli utenti del blog Gayclic per un progetto legato all’International Day Against Homophobia.

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