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cultura dell'immagine e della parola

Perdenti blu senza dita

Perdenti blu senza dita

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Non ha occhi, anzi non ha proprio un volto. Non ha dita, anzi non ha proprio le mani. Non è nemmeno un uomo, ma un goffo pupazzone blu. È lui l’inespressivo protagonista di Kabluey, commedia scritta, diretta e interpretata dall’esordiente Scott Prendergast.

Si tratta di una tipica commedia indipendente americana popolata da loser, ma proprio grazie al più perdente di tutti, il pupazzone blu mascotte di una fallimentare dotcom appena annientata dalla crisi della new economy, riesce far divertire lo spettatore con un malinconico sorriso sulle labbra. Prendergast mescola infatti diversi generi con sorprendente semplicità: si va dallo slapstick più classico a una comicità che può ricordare quella di Woody Allen ne Il dormiglione, fino alla commedia nera e alla pungente satira sociale. Il tutto preso per mano (senza dita) dal pupazzo con la testa enorme. Dentro di lui il protagonista diventa un’altra persona, odiato da alcuni, amato da altri, ma esce dalla mediocrità che lo contraddistingueva. Allo stesso modo il film grazie a lui esce dalla banalità e racconta una storia da un punto di vista inaspettato. Ciò che sembrava così terribile, che sia la frase “Ti ucciderò”, oppure un lavoro umiliante, o ancora una donna che pare capace solo a insultarti, in realtà, da un punto di vista diverso, possono sorprendere in positivo.

Prendergast, con la sua faccia da Mr.Bean a stelle e strisce, è bravissimo sia nel rendere questi elementi per immagini, sia nell’interpretare lo stralunato protagonista del film. Insieme a lui Lisa Kudrow che, a quindici anni dall’inizio di Friends, appare invecchiata ma adatta anche a ruoli più drammatici. Nel cast segnaliamo anche Jeffrey Dean Morgan (il dottor Denny Duquette di Grey’s Anatomy) e Teri Garr, l’attrice nominata all’Oscar per Tootsie, qui all’ultimo film prima di una grave malattia che l’ha costreatta ad abbandonare le scene. Si segnala infine la stupenda colonna sonora, scritta da Roddy Bottum, già tastierista dei Faith no More, e impreziosita dalla bellissima Some Of Them Are Nice Days dei The Honey Brothers.

Curiosità
Il pupazzone blu del film ha preso evidente espirazione da Ka-Blooey, protagonista di un vecchio videogioco per Amiga degli anni Ottanta, Bombuzal.

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