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Panettone a Ferragosto

Panettone a Ferragosto

Siamo di fronte al solito cinepanettone vanziniano, seppur in versione estiva, fatto dei soliti ingredienti triti e ritriti, comici a la page, gnocca in ogni salsa e location turistiche? La domanda è retorica. Un segno che il periodo estivo comincia a essere appetibile per il cinema, cosa impensabile fino a pochi anni fa. I Vanzina Bros. decidono, anche quest’anno, di fare un’uscita fuori stagione, bissando la loro produzione natalizia. Ma quest’ultima “vanzinata” non è proprio tutta da buttare, a dispetto di quello che possono dire i soliti critici parrucconi e spocchiosi.

Si tratta di un film a episodi nella migliore tradizione della commedia all’italiana, però alternati con un montaggio alla Griffith (!), girato nelle bellissime location dell’isola di Antigua, perla dei Carabi. I registi confezionano il loro tipico “istant movie”, che fotografa l’Italia di oggi. E ci riescono senza troppe forzature, all’interno di un prodotto garbato e divertente, che stavolta non eccede nemmeno in volgarità, proprio come succedeva nella classica commedia all’italiana. Piaccia o non piaccia, tra tanti anni i film dei Vanzina verranno rivalutati come quelli più rappresentativi nel raccontare un determinato momento storico dell’Italia. In questo film troviamo l’Italia dei viaggi last minute e dei villaggi turistici, delle vacanze prefabbricate che unificano, e omologano, le persone di ogni estrazione sociale e di ogni parte del paese. I Caraibi sono ormai la nuova Rimini, dove l’Italia provinciale si ritrova e può benissimo succedere di trovare i cognati nel bungalow di fronte. C’è poi l’Italia dei faccendieri arroganti, dei palazzinari cafoni che ancora spadroneggiano e manovrano politica e affari. E poi il mondo delle escort, e delle Miss Maglietta Bagnata, quello dei truffatori che speculano sulle finte iniziative umanitarie. Un ritratto dell’Italia di oggi dove non poteva mancare un’apparizione messianica di Berlusconi, ciliegina sulla torta. E ciò riesce a stare in equilibrio con le gag, la pochade e tutti gli ingredienti classici della comicità. Non siamo ovviamente all’altezza dei Risi, Monicelli, Zampa, Germi e co., ma i due fratelli del trash dimostrano di avere nel DNA qualche barlume di quel grande cinema. Che poi sia un semplice fattore ereditario, del padre Steno, non fa molta importanza.

Tra gli interpreti va segnalata, a parte il solito grande Proietti, l’inedita coppia costituita dal caratterista napoletano Carlo Buccirosso, memorabile nel ruolo di Cirino Pomicino in Il divo (Paolo Sorrentino, 2008) e il cabarettista Enrico Bertolino, in una delle sue rare apparizioni sul grande schermo.

Curiosità
Inizialmente il titolo del film avrebbe dovuto essere Caraibi Last Minute, il che la dice lunga.

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