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Sempre il solito horror. Oppure no?

Sempre il solito horror. Oppure no?

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A volte il titolo di un film può essere totalmente fuorviante. Si legge Babysitter Wanted e si pensa a una teen comedy con Emma Roberts o le sorelle Olsen. Nel caso, si è completamente fuori strada. Babysitter Wanted è infatti un horror, a basso budget ma ad alto contenuto di idee, passato da moltissimi festival americani e non solo (lo spagnolo Sitges su tutti), e completamente ignorato in Italia.

Il film inizia come un normalissimo slasher, nulla più che uno dei tanti b-movie creati per il mercato homevideo americano, in cui alla fine si farà la conta dei morti per valutare la qualità del prodotto. Ci sono stereotipi a non finire (la ragazzina pura e casta, il bambino misterioso, il poliziotto duro) e tutto lascia prevedere a novanta minuti di divertente e innocua violenza. Per fortuna però, il duo esordiente composto dai trentenni Jonas Barnes e Michael Manasseri, ci ha messo del suo, ribaltando le carte in tavola. Non sto a rivelarvi i particolari, sappiate solo che le cose sono ben diverse da come si possa immaginare dopo la prima mezzora del film. Certo, continueranno a non mancare i tipici cliché da slasher resi celebri dalla serie di Scream, ma i colpi di scena manterranno certamente alta la tensione. I registi, nella seconda parte del film, cercano di avvicinarsi più allo stile kubrikiano di Shining, ma fortunatamente non forzano la mano in territori troppo arditi e culminano in una scena gore davvero truculenta che gli amanti del genere non potranno che apprezzare.

Il film, considerando anche il basso budget, può anche valersi di uno studio curato della fotografia e di alcuni interpreti interessanti. In pochi riconosceranno nei panni del poliziotto Dinelli Bill Moseley, da 35 anni protagonista di horror movies e famoso soprattutto per il ruolo di Otis nella saga di Rob Zombie. La protagonista invece, Sarah Thompson, arriva da serie tv come Angel e Settimo cielo e non dimostra di avere undici anni in più della diciannovenne che interpreta.

Curiosità
Se siete dei veri appassionati di cinema horror avrete notato in un cammeo la comparsata di Scott Spiegel, l’amicone di Sam Raimi e Bruce Campbell ai tempi del college e poi sceneggiatore di film come La casa 2 dello stesso Raimi e La recluta di Clint Eastwood.

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