Sexy Dirty Money: anche i ricchi piangono
A New York c’è una famiglia che, grazie al proprio potere economico, determina il bello e il cattivo tempo: sono i Darling. C’è Trip, il capo famiglia, gelido uomo d’affari. Letizia, la moglie devota e tranquilla, innamorata dell’ex avvocato. Il primogenito Patrick, candidato al senato e intento in una relazione extraconiugale con un transessuale. Karen, la divorziata cronica. Brian, il reverendo con un figlio illegittimo. Juliet e Jeremy, i gemelli scapestrati amici di vip come Lindsay Lohan e Ethan Hawke. E infine c’è Nick Gorge, il loro nuovo avvocato, nonché figlio dell’avvocato precedente, morto in un incidente aereo dalle cause poco chiare.
Raccontata in questo modo, potrebbe sembrare l’ennesima soap opera sul mondo dei ricchi, oppure una serie che ricalca le grandi saghe familiari d’alto bordo tanto in voga negli anni Ottanta: Dallas, Dynasty, Falcon Crest, Capitol. Ma qui c’è molto di più che il racconto di un mondo dorato.
Creato da Craig Wright, già scrittore e produttore di serie come Brothers & Sisters, Six Feet Under e , Dirty Sexy Money non solo mostra l’altra faccia della ricchezza sfacciata, ma riesce nella missione impossibile di mettere in scena partite a poker con poste da capogiro e feste di compleanno da due milioni di dollari, riuscendo a essere più realistica delle notizie su Paris Hilton o Donald Trump. Lo spettatore televisivo di trent’anni fa si stupiva nel vedere i petrolieri texani che avevano il bar sempre ben fornito in salotto e che riuscivano a bere whisky prima di cena, ma al giorno d’oggi la realtà è talmente esasperata, tra filmati hard della starlette di turno e crack economici che coinvolgono corporation e nazioni, che tutto quello che accade alla famiglia Darling risulta credibile. Che sia colpa della troppa tv?
Craig Wright è stato bravo e astuto nell’usare come protagonista un uomo normale, un giovane avvocato che si ritrova suo malgrado in questo maledetto e dorato mondo, spinto dalla volontà di scoprire la verità sulla morte di suo padre. Wright non solo riesce a donare il giusto distacco da questi personaggi, contemporaneamente realistici e macchiettistici, ma crea anche un fil rouge da seguire puntata dopo puntata, fatto di colpi di scena, doppi giochi e intrighi, che nemmeno JR, ai suoi tempi, sarebbe stato capace di architettare.
In onda su Fox, Dirty Sexy Money non solo avvince per la sua ottima scrittura, ma propone anche un cast di altissimo livello con Donald Sutherland, perfetto nei panni del capo famiglia, William Baldwin (Sliver) e Peter Krause (Six Feet Under).
A cura di Sara Sagrati
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