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cultura dell'immagine e della parola

Dream Theatre – Forsaken

Canzone: Forsaken
Regista: Yasufumi Soejima
Artista: Dream Theatre
Album: Systematic Chaos
Anno: 2007

Tapparelle che si aprono, un tratto e un volto che ricordano A scanner darkly di Richard Linklater (2006). Ma più sporco, confuso e contaminato.
Allontanando l’estetica cinematografica dell’anime seriale, il regista Soejima lavora sinergicamente la materia fumettistica, di acquerelli e lapis quasi pare, insieme a quella tecnologica dell’animazione digitale.

Il romanticismo del disegno gemma l’origine letteraria ottocentesca del racconto di Turgenev, creando una visione post apocalittica di declino, di solitudine e abbandono, in un mondo buio e consumato, dove la speranza è data da una visione: l’uomo solo si getta verso di essa come se infrangesse lo schermo di un cinema.

And saw a crimson sting on her lips

La creatura femminea è forse un’imposizione della mente fatta di luce, ma di sangue anche, con un cuore di ferro che lascia intuire la sua origine androide.
Ma la musica rock crea mostri che seducono e tolgono il respiro. Lei è come un angelo e un vampiro insieme: candida, a tratti spaventosa, fantasma risoluto e buono, trasporta l’uomo abbandonato verso un luogo dove la natura ricompare, dove la storia perduta viene conservata e rinnovata: una città sopra le nuvole (un paradiso forse?), dove il passato è ancora presente, dove la Storia dell’uomo viene ricordata e conservata, offrendogli la possibilità di tornare ad “essere” insieme agli altri uomini.

Forsaken, I have come for you tonight

Pastoso e stranamente “datato” il video animato di Soejima segue l’andamento classico, quasi antico ormai, del suono dei Dream Theatre, inseguendolo con protagonisti fatti di carta, grafite e pennelli; si muovono sperduti su uno sfondo contemporaneo, tridimensionalmente realistico, che li allontana, che visivamente crea un distacco tra le forme di ieri e quelle di oggi.
Con la speranza che, ricordando il passato, gli uomini moderni possano risvegliarsi.

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