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Little Britain

Britain, Britain Britain, che cosa combinano questi inglesi? Ecco un telefilm divertente che ci propone una teoria a riguardo. Ironico, dissacrante, Little Britain prende di mira gli usi e i costumi d’oltremanica in un viaggio politically uncorrect, prendendo spunto dalle vicende di due tipici abitanti dell’isola, facilmente riconoscibili dall’accento e dallo humour nerissimo. Realizzata tra il 2003 e il 2006, la serie – nata nel quartier generale della storica BBC e concepita inizialmente per la radio – è in onda in queste settimane su MTV (venerdì, ore 23) in lingua originale con sottotitoli in italiano. Il formato è elementare, e proprio per questo particolarmente efficace: sketch rapidi e affilati, con risate registrate a scandire i tempi comici tra una battuta e l’altra (quelli necessari a riprendersi da ciascuna freddura). I due protagonisti, David Williams e Matt Lucas si muovono in ambientazioni scarne, camuffandosi nei modi più fantasiosi. Il campionario èpiù che vario: dal tubino di lycra aderente con tacchi alti alla dentatura gialla tartaro, passando per baffi e doppiopetto. Puntata dopo puntata impariamo così a conoscere Vicky Pollard, studentessa-mamma manesca e sboccata; Daffyd Thomas, un giovane che sostiene di essere “the only gay in the village”; Sebastian, assistente del primo ministro; Emily Howard, un travestito che tenta di convincere tutti di essere una vera “lady”; Andy Pipkin, finto invalido manesco e capriccioso e Marjorie Dawes, obesa leader di un gruppo di dietisti.

La voce narrante di Tom Baker (celebre per aver interpretato il ruolo del protagonista nella serie Doctor Who) presenta l’ambientazione dello sketch con un tono fintamente didascalico, immancabilmente smentito da un climax velenoso che si inerpica lungo le corde della critica sociale. A conti fatti, Little Britain promette e mantiene trenta minuti di risate a denti stretti in ascolto di un perfetto inglese immorale e impertinente. Corpi pingui e nudi esposti come se nulla fosse, vomito che sgorga a fontana dalla bocca di una lady a una festa di beneficenza, turpiloquio gratuito esibito ogni qualvolta se ne presenti l’occasione… eravamo tanto presi a guardare i bambini di South Park e alla loro candida malvagità da non accorgerci che da questa parte dell’Oceano ragazzini altrettanto pestiferi si stavano facendo adulti. Ora bussano alla porta, per dirci che la Gran Bretagna non è l’entità imbalsamata che Madame Tussaud vorrebbe farci credere.

Curiosità: Una versione americana della serie creata dagli stessi Lucas e Williamsverrà trasmessa dalla HBO. Nel 2006 è uscito il videogioco Little Britain: The Game. Sempre nello stesso anno, il telefilm ha vinto l’International Emmy Awards nella categoria “Miglior commedia”. Little Britain vanta tra le sue guest star personaggi del calibro di Elton John, Robbie Williams e Kate Moss.

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