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Nuove golosità cercasi

Nuove golosità cercasi

Si sa che il cioccolato, non solo ha un potere terapeutico, ma è anche un vero peccato di gola a tutti gli effetti. Lezioni di cioccolato, opera prima del regista Claudio Cupellini, riporta in auge ancora una volta il binomio cibo – amore, che al cinema ha sempre avuto successo. Il film fa inevitabilmente pensare al Chocolat di Lasse Halström, vera e unica golosità cinematografica in campo di cioccolato vista negli ultimi anni.

La pellicola per certi tratti è piacevole e strappa qualche sorriso, ma purtroppo non racconta niente di nuovo, che il cinema non abbia già detto. Tocca argomenti interessanti, come il lavoro nero e l’immigrazione ma, forse per scelta, non li sviluppa in maniera significativa, finendo per farli apparire quasi caricaturali. Dopo essere stato a casa nostra e contro saturno Luca Argentero, si guadagna una parte da protagonista, sempre alla ricerca, molto lontana, di un ruolo importante e credibile. La sua è a tratti una recitazione divertente e brillante, ma cade ancora in difetti recitativi banali e grossolani. Violante Placido, bella come il sole, fa la sua parte, illumina la scena quando appare, ma purtroppo niente di più.

Buona parte delle scene sono state girate alla vera Scuola di Cioccolato della Perugina che ha aperto le sue porte e i suoi laboratori, credendo fortemente nel progetto, e anche, non tanto velatamente, rilanciandosi come marchio. In vista delle feste, il film di Cupellini si proietta sì come pellicola commerciale, che probabilmente avrà buoni riscontri dal pubblico, ma lo fa come detto con tematiche purtroppo già assaporate in passato. Ma d’altronde siamo un po’ tutti golosi, quindi… buone lezioni di cioccolato.

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