hideout

cultura dell'immagine e della parola

Intervista a Joe Wright

Dopo Orgoglio e pregiudizio, Joe Wright ha tradotto per immagini un altro romanzo, Espiazione di Ian Mc Ewan. Ecco come lo ha presentato.

Come avete realizzato l’adattamento dal lavoro di Iac McEwan?

La prima volta che ho ricevuto il copione, ho notato che si era discostato parecchio dal romanzo. Poiché il libro mi era piaciuto molto, Christopher Christopher ed io abbiamo ricominciato daccapo, e quindi lui ha riscritto il copione originale, restando il più possibile fedele al libro. Abbiamo collaborato in modo molto fluido, ed è stata un’esperienza meravigliosa, che mi è entrata dentro ed è rimasta con me. Sentivo di conoscere il libro e il copione in ogni dettaglio, e di averne compreso ogni momento, o perlomeno di aver tentato di farlo. Un libro è un’illusione, una serie di simboli su una pagina che creano una narrativa nella mente del lettore. Ogni lettore, leggendolo, crea una diversa versione di un libro. Il mio adattamento riflette la mia comprensione del libro, la mia esperienza individuale di ciò che leggevo.

Perchè ha scelto ancora Keira Knightley, dopo Orgoglio e pregiudizio?

Sin dall’inizio ho associato il personaggio di Cecilia a Keira perchè sentivo che l’attrice sarebbe stata pronta a un ruolo di questo genere. È una parte cosiddetta caratterista, e non solo quella di una bella e giovane donna. Il ruolo è complesso, soprattutto perché Cecilia non è particolarmente amabile, ma cambierà profondamente grazie al suo amore con Robbie. Di Keira ammiro molto il coraggio. Non teme di dover interpretare un personaggio freddo e difficile. Molti attori invece sono terrorizzati all’idea che il pubblico possa detestarli in un film.

Come si è avvicinato invece a James McAvoy per il ruolo di Robbie?

James ha umili origini nonostante abbia ricevuto un’educazione esclusiva e questo era molto importante per il casting di Robbie, un ragazzo semplice che viene distrutto dallo snobismo di una famiglia aristocratica. James ha un gran cuore e non ha timore di mostrarlo. Il personaggio nel libro viene descritto come qualcuno che ha “l’ottimismo negli occhi”. Mentre giravamo James era così bravo che non potevi fare a meno di innamorarti di lui; quando sorride, anche tu sorridi, e quando piange, ti vengono le lacrime agli occhi.

[img4]
Qual è stata la scena più complessa da girare?

Sicuramente quella sulla spiaggia di Redcar. Ho pensato di girarla con la steadycam in un’unica ripresa, dopo averla provata. E’ stato molto eccitante per tutti noi, abbiamo passato un giorno intero a provare, dalle sei del mattino fino al tardo pomeriggio, concentrandoci sui singoli momenti per poi unirli insieme alla fine. Tutti erano molto coinvolti, anche i figuranti si sono resi conto di quello che stavamo facendo e di quello che volevamo ottenere. Sembrava di essere a teatro. Mi è piaciuto moltissimo, la luce era straordinaria. Mi sono fidato, ed è andata benissimo.

Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento!

«

»