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cultura dell'immagine e della parola

Nascondiglio al Lido
Diario, 2° episodio

Una scena di Cargo 200 che rappresenta anche il mio stato d'animo alla fine del filmA volte penso che qualcuno stia cercando di portarmi sull’orlo del suicidio. Volete che vi racconti le trame degli ultimi tre film appena visti al Lido? Primo: una giovane viene segregata e stuprata nell’Unione Sovietica prima del crollo del Muro. Secondo: un uomo in crisi depressiva accoltella il padre usuraio. Terzo: un gruppo di soldati americani violenta e uccide una ragazzina in Iraq.

Per fortuna che il cinema dovrebbe essere la macchina dei sogni. Degli incubi, forse. Rimane il fatto che, tra questi tre film, il primo (Cargo 200) non lo vedrà nessuno, il secondo (Nessuna qualità agli eroi) è presuntuoso e non lascia il segno, solo il terzo (Redacted) è davvero interessante e non solo il segno lo lascia, lo incide a fondo.

Per il resto, la vita al Lido prosegue senza grossi scossoni, tranne quelli provocati da un vento che, se fossimo poco più a est, chiameremmo Bora. In più, mentre ieri mi ero perso Keira Knightley per un ritardo mio, oggi tutta Venezia si sta perdendo Scarlett Johansson, che ha evitato la presentazione di The Nanny Diaries per imprecisati motivi di lavoro. D’altra parte, le bionde non mi sono mai piaciute: avrò tempo per rifarmi.

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