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Ritorno a Hong Kong

Ritorno a Hong Kong

Fearless nasce dalla rimpatriata di tre grandi figure della diaspora del cinema di Hong Kong: Ronny Yu è il regista che a Hollywood ha firmato La sposa di Chucky (Bride of Chucky, Ronny Yu, 1998) e Freddy vs. Jason (id., Ronny Yu, 2003), Jet Li, il protagonista, un grandissimo campione di Wushu, è attivo nel cinema e nella tv americani, o in coproduzioni internazionali dal 1998, con Arma letale 4 (Lethal Weapon 4, Richard Donner, 1998), il coreografo, il decano Yuen Woo-ping, era stato accalappiato per Matrix (The Matrix, Larry e Andy Wachowski, 1999) e per i due Kill Bill (Kill Bill: vol. 1, Quentin Tarantino, 2003 e Kill Bill: vol. 2, Quentin Tarantino, 2004).

L’operazione produttiva è evidente: ripescare un genere classico hongkongese, in questo caso il gong fu pian, basato sul combattimento a mani nude, e confezionare un prodotto di respiro internazionale. Il tutto con alti budget e con largo impiego di effetti speciali di computergrafica, del tutto assenti in quei film presi come modello. Fearless si situa quindi in linea con La tigre e il dragone (Crouching Tiger Hidden Dragon, Ang Lee, 2000), Hero (Ying xiong, Zhang Yimou, 2002) e La foresta dei pugnali volanti (Shi mian mai fu, Zhang Yimou, 2004).
Rispetto a questi altri tentativi, l’impresa sembra essere andata a buon fine: finalmente è stato utilizzato un vero regista di Hong Kong e non uno appartenente a cinematografie che hanno in comune, con quella della ex colonia britannica, semplicemente il fatto di essere orientali.

Ronny Yu tira fuori le sue buone doti da artigiano del cinema, che non si sono arrugginite durante la permanenza ad Hollywood. Dal punto di vista meramente stilistico, il film scade inevitabilmente nel manierismo.
La portata del film sta piuttosto nella riscoperta e nella divulgazione della filosofia autentica delle arti marziali, evidente già da un punto di vista etimologico: la parola “Wushu” è composta da due caratteri cinesi che, combinati, vogliono dire “non combattere”. Un messaggio, questo, davvero sentito dal regista.
In una Cina sempre più modernizzata, che si appresta a celebrare le Olimpiadi, evento meramente commerciale che ha perso del tutto lo spirito originario di De Coubertin, Fearless funziona come richiamo ai valori tradizionali confuciani. Un monito che può essere rivolto al mondo intero.

Fimografia
Fearless (2006)
Freddy vs. Jason (2003)
Codice 51 (2001)
La sposa di Chucky (1998)
Warriors of Virtue (1997)
The Phantom Lover (1995)
The Bride with White Hair (1993)
The Bride with White Hair 2 (1993)
Shogun and His Little Kitchen (1992)
Steel Horse (1992)
Great Pretenders (1991)
China White (1989)
Bless This House (1988)
Legacy of Rage (1986)
Dear Mummy (1985)
The Tenant (1984)
Jui gwai chat hung (1981)
Xun cheng ma (1981)
Jiu shi zhe (1980)
Cheung laap cheing ngoi (1979)

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