Strane coincidenze
Prodotto: English Now (Corso di inglese in cd rom)
Azienda: Rcs per il settimanale Oggi
Agenzia creativa: Casta Diva Pictures e Forchetes
Regia: Alessandro Celli
Penso alle strane combinazioni della vita. Certamente essere creativi non è da tutti. Avere un’idea originale non è facile. Avere l’Idea è ancora più difficile. Essere ricordati, riuscire a fermare lo sguardo dello spettatore, catturarne la sua attenzione effimera è un lavoro da professionisti. Non a caso la pubblicità sempre più spesso viene paragonata ad una forma d’arte. Comunicare, oggi, è forse l’unica forma d’arte che ci è rimasta. Come dice Lorenzo Marini, l’unico modo di farsi riconoscere è fare l’esatto opposto di quello che fanno gli altri. Se i concorrenti gridano tu devi fare silenzio, se usano il bianco e nero, tu devi usare i colori. Il modo migliore per farsi notare è essere diversi: comunicare con astuzia.
Certo non tutti ci riescono. La tentazione di imitare idee efficaci è lì dietro l’angolo. E, a volte, purtroppo, tale sollecitazione al peccato è troppo forte. Il danno è fatto. Ecco che, in televisione, viene bombardato per una settimana il lancio di “English Now”, il corso di inglese allegato al settimanale Oggi di Rcs. La studentessa, nel tentativo di ripetere la lezione, viene sopraffatta dalle urla del vecchio professore che non la ascolta. Solo il cd le presta attenzione. Meglio che niente – diciamo noi -.
Ma che strano. Non vi ricorda qualcosa di familiare? Uno spot che solo qualche tempo fa passava sulle reti nazionali? Non vi sbagliate! Il bellissimo commercial copiato è nientemeno quello di Pubblicità Progresso. La campagna è quella realizzata dall’agenzia FCB Italia (quella sì dotata di buone idee), con il logo – sempre assai simile a quello di English Now – composto da due orecchie, al cui interno trionfano headline come: “Aprirle apre la mente” e “Chi ascolta cresce”. Il commercial stesso era incentrato sul tema dell’ascolto, le urla degli interlocutori erano il simbolo dell’incomunicabilità tra le parti e la totale indifferenza alle motivazioni e agli argomenti degli altri. Un argomento assai difficile e complesso da affrontare, spesso trattato con superficialità e sufficienza, in questa occasione, al contrario, è stato riportato alla sua naturale rilevanza, grazie alla fisicizzazione di una crudele consuetudine.
E allora perché ridurre la portata di questo messaggio forte all’ordinaria pubblicità di un corso di inglese? Perché riprendere uno spot tanto convincente per farlo cadere nella più assoluta banalità? Ma davvero pensavano che non ce ne saremmo accorti? Tentazione troppo ghiotta quella di “ricalcare il disegno” del vicino? Troppi quesiti rimangono insoluti e inopportuna rimane questa macchia sulla creatività delle agenzie di comunicazione. A volte, per superare il blocco dello scrittore, o del creativo, basta una sana dormita. O forse, un bravo compagno di banco.
A cura di Alice Dutto
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