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cultura dell'immagine e della parola

Che sVista!

Cliente: Microsoft
Prodotto: Windows Vista
Agenzia: McCann Erickson San Francisco
Pianificazione media: Universal McCann
Regia: Christian Loubaek

15 milioni di euro non sono pochi. Al contrario: sono così tanti che, per pensarli, è necessario tradurli in cose o fatti. Ad esempio, l’impossibile cifra di 15 ospiti vincenti di Gerry Scotti. Oppure duecentonovantaquattromilacentodiciotto viaggi Milano-Roma in Eurostar. O, per chi fosse assetato, tremilionitrecentotrentatremilatrecentotrentatre birre medie alla spina (con decimale tre periodico). Wow.
C’è chi, per poter dire questo “Wow”, ha davvero investito una somma tale. E per potere dirlo in 28 paesi al mondo è addirittura arrivato a più di 385 milioni di euro (e ora pensate voi a quanta, quanta birra scorre in questa cifra). “C’è chi può” si afferma spesso con rassegnazione. E Bill, naturalmente, può.

Il lancio italiano del nuovo sistema operativo di Microsoft, Windows Vista, prevede una campagna multimediale ripartita su di un 40% di televisione, un 20% di stampa, un 21% di affissione, un 7% di cinema ed un 12% di advertising on line. Una partizione di investimento che, sebbene tenti di superare la vecchia predilezione per il solo mezzo televisivo, nei fatti si traduce in una campagna che ha dato il massimo della sua espressività nel commercial tv, svalutando gli altri media non solo con budget inferiori, ma anche con uno sforzo creativo che risulta difficile definire tale.

Gli spot televisivi realizzati dal regista Christian Loubaek in formato 60’’, 30’’ e 15’’ sono costruiti sul concetto di stupore e meraviglia: di fronte ad avvenimenti straordinari è spontaneo e incontrollabile lasciarsi scappare un “Wow” colmo di sorpresa. Lo stesso sbalordimento che, nei progetti di Bill Gates, dovrebbe ritrovarsi nei nuovi utenti di Vista. L’emotività del commercial pensato dalla McCannErickson San Francisco è stato mantenuto anche nella versione italiana che, con ugual intensità e forza suggestiva, fa di questo spot un video davvero coinvolgente. Emozione che si spegne ex abrupto se ci si imbatte nelle affissioni: immagini solitarie e gigantesche su sfondi neutri dove il Wow, associato di volta in volta ad una nuova funzionalità di Vista, svaluta la sua forza semantica e perde ogni traccia della suggestività che aveva invece creato nello spot. E’ un salto tale che a nulla valgono le sperimentazioni tecnologiche (impianti outdoor con sistemi bluetooth per comunicazioni via sms e touchscreen presso le pensiline delle linee [img4]tranviarie, per poter vedere demo delle nuove funzionalità di Vista): sembra proprio che nessuno potrà essere invogliato a informarsi sul prodotto a partire dalla visione di questi poster.

Ecco perché, cuore in mano, non resta che augurare a Mr. Gates di saper individuare pianificatori media maggiormente avveduti, anche perché, seppure appena nato, Vista ha già le sembianze di un quarantenne, pancia incipiente, occhiali e scriminatura di lato. Vedere per credere: la nuova campagna di Apple non poteva essere più esplicita: “Go beyond Vista. It’s time to get a Mac”. Come appare MacOSX? Giovane, easy-going, capelli cool e neanche l’ombra di cravatta.

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