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cultura dell'immagine e della parola

The Happiness Factory

Agenzia creativa: Wieden + Kennedy di Amsterdam
Direttori esecutivi: John Norman e Al Rosele
Direttori creativi: Rick Condos e Hunter Hindman
Animazione digitale: Psyop New York
Parte Live Action: Hungry Man
Musica: Human Worldwide
Sound design: Amber Music

Il mondo di Coca Cola si spalanca ai nostri occhi con incredibile meraviglia. Il segreto secolare è finalmente svelato. E ciò che da molti è stato gustato, adesso appare distinto anche allo sguardo. La ricetta segreta dell’amata bevanda è rivelata magistralmente in una favola da sogno.
Il mondo verde-grigio si accosta con violenza al rosso vivace della macchina del desiderio. Una semplice moneta basta ad avviare il meccanismo magico. Ciò che a noi era stato celato si manifesta come luogo incantato, popolato da strani elicotteri millepiedi, che solcano le rive di canyon impazziti, portando con loro un vuoto contenitore. Strani congegni riempiono l’ampolla del liquido incantato e bianchi batuffoli incollano le loro labbra sul freddo vetro, fino a che un cannoniere con tappo ed elmetto si lancia in aria per conservare l’incantesimo. Sbuffi gelati ghiacciano la magica pozione e una parata in grande stile saluta il rinnovato prodigio. Di tutto questo non rimane che un sapore, una sensazione, che l’intuito percepisce, e che frizzare fà lo stomaco.

Coca Cola si propone così al pubblico cinematografico e televisivo (mezzi propriamente impiegati per questa campagna), con un’intenzione vecchia e nuova allo stesso tempo.
L’azienda non può oggettivamente puntare su caratteristiche qualitative e di prodotto peculiari, ma può ancora far sognare. Può far intuire il mondo dietro a Coca Cola, che, se fino agli anni novanta è stato quello della socialità giovanile, adesso è quello rinnovato di un mondo fantastico nel quale possiamo immergerci grazie ad un semplice sorso.
Coca Cola vende sogni, come ormai tutti di questi tempi. Ma lo fa con uno spot splendidamente architettato, accompagnato da una musica dolce e lieve, che evoca la potenza del sogno e del simbolo.

Un’atmosfera che ricorda molto il corto di presentazione del Milano Film Festival di settembre, altro esempio spettacolare di messa in scena di un mondo fantastico, dell’immaginazione. Un uso sempre più spiccato dei disegni animati, che sfiorano i tasti della nostra sensibilità più profonda, riuscendo ancora a farci sognare.
Lo fa una pubblicità, lo fa un trailer, [img4]l’importante è saperlo fare, riuscire, talvolta, a fuggire dalle logiche del mondo e rifugiarsi – perché no – nel mito di un prodotto, nelle sensazioni che è riuscito a farci provare. In questo caso, la logica commerciale passa in secondo piano, l’importante è riuscire a riappropriarsi delle emozioni, e se anche queste ci vengono “regalate” da un’azienda, bisogna prenderle e custodirle come parte di momenti felici, in cui siamo riusciti a ritrovare la nostra parte bambina.

Curiosità
Lo spot The happiness Factory, realizzato per Coca Cola dall’agenzia Wieden + Kennedy di Amsterdam nel 2005, ha vinto l’anno dopo l’ambito premio Epica Awards.

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