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cultura dell'immagine e della parola

Hail – The return of the sun

Agenzia: Jung von Matt / Elbe
Direzione creativa: Joseph Kahn e Sacha “Bob” Hanke
Copy e Art director: Jung von Matt / Elbe
Casa di produzione: Film de Luxe, Jung v. Matt, Hsi
Effetti speciali: Jordan Craig
Regia: Joseph Kahn
Musica: Howard Drossin

Chi è Solon AG? Un farmaco dal nome astruso? Il nick di un criptico internauta? Fuori rotta, si tratta di una azienda che, in quel della piovosa e grigia Germania, punta tutto sui pannelli fotovoltaici e scommette sull’ energia del sole che, sebbene intermittente nel cielo tedesco, è altrove una presenza stabile. La Solon AG propone un’alternativa efficace ed economica usando un patrimonio energetico che, con quotidiana evidenza, è sotto i nostri occhi: i raggi del sole.

Lo “sguardo” è il tema del film girato da Joseph Kahn per l’ azienda, un minuto e 58 secondi di intuizione delle nostre colpe di consumatori di energia che si concretizza nel testo conclusivo: “970 trillion Kwh of energy fall from the skies every day. Good we can’t see it. Bad we don’t use it”. Ogni giorno godiamo inconsapevoli di un rifornimento immenso e gratuito (gratuito!) di energia di cui, data la sua immaterialità, non teniamo conto preferendo le nostre consumate – e consumanti – fonti energetiche.

Kahn rende visibile questa straordinaria opportunità realizzando un film dove i raggi solari si trasformano in una pioggia di elementi solidi come batterie e pile, una grandine violenta dei più svariati apparecchi fotogeneratori. Una metafora del potenziale energetico che, sebbene non si veda ad occhio nudo, al contrario è presente e inutilizzato.
Il clima da d-day riprodotto nel film scuote con violenza le coscienze: a quando l’ avvio di una politica internazionale che sia focalizzata sul risparmio energetico e finalizzata alla preservazione di Nostra Signora Madre Natura?

La domanda è rivolta al mondo intero: le scene della violentissima tempesta attraversano diversi luoghi. Riconosciamo New York dallo skyline, un double-decker ci segnala la città di Londra, mentre Parigi si svela grazie ad uno scorcio della Tour Eiffel.

Accompagnati da una musica emozionale arriviamo al passaggio conclusivo dello spot, un momento dove tutto sembra sospendersi per caricare di forza l’ultima immagine rivelatrice. In un prato verde compaiono i pannelli Solon AG, imponenti, intenti ad assorbire l’energia dei raggi di quello che appare un luminoso pomeriggio primaverile. In ultimo, discreto e per nulla vanaglorioso, appare il logo Solon AG ed il suo pay off che, [img4]in una manciata di parole, racconta la mission meglio di mille pagine di buone intenzioni: “The Pioneers of Power”.

Per la Solon AG, il Sole è il futuro dell’energia. Ecco il senso del titolo: “Hail. The return of the sun”, headline che accoglie e saluta il ritorno del Sole (dall’ inglese “hail”: salve, salute), personaggio noto, ma new entry nel campo della produzione di energia. Un potenziale che la violenta pioggia di dispositivi fotoelettrici riesce finalmente a palesare: ecco il primo senso del termine “hail”, ovvero “grandine”. Una grandine di energia pulita che, pena gli interessi economici di governi e aziende, dovremmo smettere di ignorare e, al contrario, mettere a frutto.

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