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Occhio dopo occhio

Occhio dopo occhio

Sensazioni forti e vera commozione nel nuovo film di Susanne Bier che, due anni dopo il successo di Brothers – Non desiderare la donna d’altri (Brødre, 2004), torna sullo schermo con un’opera dalla solida struttura drammatica. Dopo il matrimonio comincia dall’alto e da lontano, sulle strade caotiche e polverose di Bombay, dove Jacob vive “in fuga” tra i suoi bambini. I colori caldi di un’India povera e festosa diventano freddi e acidi, in una Danimarca vissuta attraverso l’estraneamento del protagonista e la percezione iperrealistica dell’invadente civiltà occidentale. L’impatto con la grande borghesia è scioccante, ma ben presto i due mondi si aggrovigliano in un crescendo di coincidenze, sentimenti e contraddizioni. Come Michael, il personaggio interpretato da Al Pacino nella saga del Padrino, Jacob è di fronte al bivio tra istinto e responsabilità. I momenti di tensione drammatica sono portati all’estremo e interrotti da tempestivi stacchi che evitano il rischio del sentimentalismo, mentre le emozioni tingono di colori caldi anche le location danesi. Chaplin è citato anche esplicitamente, nella scena in cui Helene racconta che in gioventù vendeva fiori fingendosi cieca.

Occhi e animali
Un cast eccellente, con un istrionico Rolf Lassgard nei panni del patriarca, un moderno e tragico re shakespeariano dalla voce baritonale e dall’imponente figura wellesiana, con Stine Christensen, sua figlia Anna, perfetta nel rendere le trasformazioni del personaggio e con un’incurante nonna (Mona Malm) che di notte gioca a poker su internet. Gli attori sono sempre in movimento e quando si fermano è l’inquieta macchina da presa a muoversi attorno a loro, creando prospettive instabili e continui cambiamenti del punto di vista, con parabole vertiginose che sembrano disegnare corde che legano i personaggi. Nella parte indiana i movimenti evocano calore e vitalità, in quella danese tensione ed emozione. Un serrato montaggio di primissimi piani di sguardi e animali morti o imbalsamati accompagna il protagonista, “occhio dopo occhio”, verso la sua inesorabile trappola-salvezza.

Curiosità
Mads Mikkelsen (Jacob) ha interpretato, tra l’altro, Le mele di Adamo (Adams æbler, Anders Thomas Jensen, 2005) e sarà il cattivo Le Chiffee nel James Bond di Casino Royale (id., Martin Campbell, 2006).

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