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cultura dell'immagine e della parola

The Killers – Bones

Gruppo: The Killers
Canzone: Bones
Album: Sam’s Town
Regista: Tim Burton
Anno: 2006

Un drive in di notte, colori incerti tra il bianco e nero e il colore, un parco gioco abbandonato e la totale confusione tra il cinema e la realtà. Da subito, l’amore per un cinema d’altri tempi, quello degli effetti speciali super degli scheletri guerrieri di Gli argonauti, stop motion datato 1963.

Quanti amori impossibili, ossa su ossa che si scontrano solo per distruggersi. Burton vede morte e interpreta vita, costruendo ancora una favola, dove gli amanti scheletri stanno dentro e fuori lo schermo, dove i The Killers (si sono proprio scelti, loro e Tim Burton) sono gruppo interno ed esterno al cinema, che canta diventando la canzone stessa.

Amore destinato alla morte, come quello di Lolita e Humbert di Kubrick, che appare un momento, giusto nella scena in cui professore, figlia e madre sono al cinema. Amore impossibile come quello tra Il mostro della laguna nera e la bella Julie Adams, che viene rapita dal gigante anfibio e portata sott’acqua.

Che poi anche questo video è un piccolo mostriciattolo, la canzone scorre e il video la segue, si parla di oceano e l’oceano appare, si dice macchina e questa appare, si parla di visione cinematica e abbiamo visioni cinematografiche, nella canzone qualcuno nuota e così anche nel video, si parla di ossa e tutti diventano di ossa. Didascalico e banalmente descrittivo, si direbbe. Ma le favole sono fatte tutte di mele e streghe cattive, noi bimbi così riconosciamo la novella nera di Burton, e gli scheletri che si corrono incontro e si baciano sulla sabbia non sembrano nemmeno tanto improbabili.
Ma poetici, ma romantici.

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